La città della cultura, sostenibile, produttiva, inclusiva. Il programma elettorale di Mimmo Talarico può essere sintetizzato in quattro punti principali, quattro pillole, come le definisce, con una comunicazione snella ed efficace, il volantino distribuito al Garden in occasione della kermesse organizzata dalla coalizione Rende Più con il candidato sindaco e gli esponenti delle sei liste che la compongono.

Le varie anime della coalizione

Nella prima fila di un teatro gremito in ogni ordine di posto spicca la presenza di Pino Gentile, vicepresidente del consiglio regionale e riferimento politico della lista Rende al Centro. L’alternanza delle voci sul palco tra gli esponenti dei diversi simboli del raggruppamento, consente di cogliere l’anima variegata eppure coesa di questo schieramento. C’è Daniela Ielasi, candidata di Rende Smart, espressione del collettivo Filorosso dell’Università della Calabria, c’è Alessandro Martire, di Rende Libera, la cui ambizione è quella di trasferire al di là del Campagnano il modello di cura dei quartieri e delle periferie già sperimentato a Cosenza con l’attività del fondatore del movimento, l’assessore di Palazzo dei Bruzi Francesco De Cicco. E poi Marina Simonetti, promotrice di Attiva Rende, tra le prime persone a credere in questo progetto ed a costruirne le fondamenta.

La città torni al suo ruolo di leadership

Talarico va subito al sodo nel sciorinare i problemi, ma anche nel proporre le sue soluzioni. Auspicando un rapido ritorno della città al suo ruolo di leadership e di fiore all’occhiello della Calabria. Ecco l’intervista realizzata a margine della manifestazione.