Il sindaco uscente ha concluso la campagna elettorale nella nuova piazza sul lungomare: «I faccia a faccia con l'avversario arrivati solo alla vigilia del ballottaggio e i risultati spiegano perché non siano stati fatti prima»
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Giuseppe Falcomatà ha concluso la campagna elettorale per il ballottaggio del 4 e 5 ottobre, inaugurando il nuovo waterfront nord del lungomare Italo Falcomatà.
«Questa - ha detto - è una delle zone nuove della città, ma nello stesso tempo una delle più antiche, come i luoghi del cuore di questa città. L'abbiamo riqualificata e abbiamo voluto chiudere questi sei anni di prima consiliatura facendo vedere piano piano come la città cambia e si trasforma. Un posto che più di tutti fotografa come cambia una città e quale visione ha del futuro».
«È stata una campagna elettorale molto strana, da una parte il Covid-19, poi è stata fatta in piena estate, molto strana - ha ancora detto Falcomatà con riferimento ai mancati confronti faccia a faccia con l'avversario del centrodestra Antonino Minicuci - perché se ai cittadini, se agli elettori, togli il confronto, togli il sale della democrazia, togli la possibilità di poter decidere qual è la migliore idea di città, qual è la migliore proposta di visione di amministrazione della città. E questo, credo, sia un male, sia un'offesa per i cittadini il fatto che sia arrivato soltanto alla vigilia del ballottaggio, e i risultati che ci sono stati nel confronto sono la dimostrazione del perché non sono stati fatti prima».