«Questa città ha bisogno di sognare, di sogni però che si realizzano. Se solo il 5% delle promesse che sono state fatte nel corso degli ultimi fanno si fossero realizzate forse, oggi, non saremmo qui in corso per amministrare Gioia Tauro».

Video racconto, maxischermo e presentazione di tutti i candidati che compongono le due liste. Il candidato a sindaco di Gioia Tauro Lino Cangemi ha scelto il cinema Politeama per dare il via alla sua campagna elettorale. Una serata che ha lasciato poco spazio all’improvvisazione, puntando sulla suggestione, stuzzicando i sogni di una borghesia che guarda al prospero passato con malinconia, proiettando quell’immagine di progresso e sviluppo economico in un futuro non troppo lontano. Per dare forza e sostanza a quel sogno, secondo Cangemi, bisogna partire dalle basi.

La presentazione del programma

«Non possiamo offrire l’immagine di una nuova città – ha dichiarato Lino Cangemi – se il sistema di raccolta rifiuti non funziona. Uno dei primi atti, quindi, dovrà essere quello di ripulire le strade e dotare Gioia Tauro di un efficiente sistema di raccolta dei rifiuti. Il secondo passo è capire come rendere veloce e proficuo il sistema della riscossione dei tributi e iniziare una pianificazione degli interventi che dovranno essere attuati nel medio e lungo periodo».  

Puntare all'innovazione

Nella suggestione proposta dal manager del turismo, le parole hanno un peso specifico e nel nuovo lessico il termine “cambiamento” sembra ormai appartenere a un passato polveroso.«Parlare di cambiamento – ha aggiunto il candidato a sindaco – mi pare stucchevole. A furia di ripetere che bisogna puntare al cambiamento il termine ha perso qualsiasi significato. A me piace parlare di innovazione: bisogna guardare al futuro con idee, non basta più parlare di cambiamento. E in questa direzione credo che sia importante dare alla città un volto più tecnologico al passo con i tempi e le aspirazioni dei nostri giovani». Il nuovo corso intrapreso non potrà prescindere, secondo Cangemi, dalla ferrea collaborazione con le forze di polizia e la magistratura per impedire che la ‘ndrangheta possa bloccare il processo di sviluppo della città. «Nell’idea di città che abbiamo in mente – ha concluso Cangemi – non c’è spazio per la criminalità organizzata. Solo lavorando in stretta sinergia con le forze di polizia e la magistratura, la nuova amministrazione comunale potrà lavorare con serenità, perché solo lavorando serenamente potremmo dare un volto nuovo a Gioia Tauro».