L'ex ministro dei Trasporti nella città pitagorica per sostenere il candidato a sindaco del Movimento Andrea Correggia: «Se vince lui le istanze del territorio saranno ascoltate direttamente dai ministri». E sul referendum: «La vittoria del No sarebbe una sconfitta per tutti»
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«A Crotone bisogna votare 5 stelle perché è il momento di darci una possibilità». Lo ha detto l'ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, a Crotone, incontrando i giornalisti assieme al candidato sindaco del Movimento, Andrea Coreggia.
«Siamo venuti in Calabria e a Crotone in questi due anni di governo - ha aggiunto Toninelli - non a chiedere voti, ma a fare fatti. Se a Crotone sono arrivati i 9 milioni per l'aeroporto è perché Elisabetta Barbuto ha bussato alla mia porta con un dossier completo e ho capito quanto quella richiesta di aiuto per questa infrastruttura fosse giusta. Se diventa sindaco Andrea Correggia, per come funziona il nostro movimento, le istanze del territorio saranno ascoltate direttamente dai ministri».
Sul referendum: «Se vince il No è sconfitta per tutti»
«La vittoria del No al referendum non crea problemi al governo, ma sarebbe una sconfitta di tutti». Ha affermato con convinzione il deputato del M5s. «L'8 ottobre del 2019 - ha ribadito Toninelli - ben 553 deputati su 569 hanno votato si al taglio dei parlamentari: Lega Fratelli d'Italia, Pd, Leu e Movimento 5 Stelle. Se vince il No significherebbe una sconfitta per tutti. Sarebbe una sconfitta in generale. Ci sono troppi parlamentari: se un terzo non lavora è perché ci sono altri 600 che lavorano per loro. E chi non lavora fa parte di quelle caste, proprietari di giornali, immobiliaristi, proprietari di concessioni che tengono il seggio per i propri interessi».
«In questi 40 anni - ha sostenuto ancora Toninelli - tutte le forze politiche a parole hanno detto che bisognava tagliare il numero dei parlamentari. Poi è arrivato il Movimento 5 Stelle che con coerenza ha portato avanti quello che era scritto nel programma. Il 20 e 21 i cittadini devono dire sì al taglio di 345 su 945 parlamentari che tra l'altro dati alla mano sono più o meno gli assenteisti in Parlamento».
Verso nuove riforme
«La prossima riforma che abbiamo già pronta è dare ai cittadini la possibilità di scegliere i parlamentari attraverso le preferenze nella prossima legge elettorale. Spero vivamente che il Pd e tutti i partiti siano d'accordo in modo da avere un Parlamento con numero ridotto, ma giusto di parlamentari scelti dal popolo – ha spiegato l'ex ministro -. È una riforma che non poteva essere fatta prima perché gerarchicamente subordinata a quella generale. Siamo pronti a fare le riforme subordinate subito dopo che i cittadini confermeranno il taglio dei parlamentari».
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