Nel programma elettorale presentato alla città anche il miglioramento dei servizi, la razionalizzazione delle spese di gestione del Comune e l'intercettazione di fondi regionali ed europei
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Entra nel vivo la campagna elettorale per le amministrative di Settembre che vedrà tornare al voto anche la città di Castrovillari. Dopo otto anni di governo Lo Polito il centro destra punta a strappare agli avversari di sempre la guida del capoluogo del Pollino proponendo il volto nuovo di Giancarlo Lamensa che punta sulla «valorizzazione delle risorse presenti in tutto il territorio di Castrovillari e sul miglioramento dei servizi offerti al cittadino, con conseguente ricaduta positiva sulla qualità della vita e azioni mirate a favorire uno sviluppo sostenibile e virtuoso».
Il programma del centrodestra
Il dissesto è l'ago della bilancia per ogni azioni amministrativa che si voglia intraprendere per questo nel programma elettorale presentato alla città c'è la volontà di intercettare «opportunità di finanziamento a livello sovracomunale, soprattutto regionale ed europeo, anche attraverso la costituzione di partenariati istituzionali con competenze nell'ambito dell' europrogettazione e della ricerca universitaria». Un progetto amministrativo definito «inclusivo» con la necessità di riorganizzare la macchina amministrativa attraverso una «maggiore informatizzazione», la «razionalizzazione delle spese di gestione dell'Ente», il «censimento e valorizzazione del patrimonio immobiliare». Pensando alla evoluzione turistica ed economica della città Lamensa propone anche una «revisione del trasporto urbano» guardando con attenzione all'utilizzo di mezzi ecologici e tratti pedociclabili, puntando sull'innovazione dei servizi e sulla «promozione di una mobilità urbana più sostenibile e a basso impatto ambientale».
La promozione di Castrovillari
Proprio in ambito turistico il centrodestra punta a realizzare una «concertazione con i comuni limitrofi per la promozione di un'offerta comune da valorizzare anche tramite tavoli di lavoro, dove individuare eventuali “comuni capofila” per argomenti specifici, in funzione della peculiarità dell’offerta turistica di ogni singolo Ente». La pianificazione culturale dovrà tener conto delle «identità» della città valorizzando i luoghi simbolo. Il problema dei rifiuti dovrà diventare una opportunità con una strategia di «riutilizzo dei materiali e una concreta diminuzione dei costi per i cittadini» puntando anche a realizzare una filiera che sia capace di creare «nuove occasioni occupazionali e sviluppo economico», senza dimenticare la «rivendita dei materiali di recupero» e la «premialità per cittadini ed aziende che adotteranno comportamenti e buone pratiche di salvaguardia ambientale». Anche sulla sanità occhi puntati sull'ospedale che deve riacquisire «le capacità strutturali per tutelare la salute dei nostri cittadini».