A Belvedere Marittimo si gioca sin da ora a carte politicamente scoperte. A tre settimane circa dalla presentazione delle liste, il cerchio si chiude con l'ufficialità del terzo e ultimo aspirante sindaco della cittadina. Dopo l'annuncio di Barbara Ferro e Renato Cipolla, il terzo riguarda Vincenzo Cascini, professione medico chirurgo, direttore dell'omonima clinica provata belvederese.

Sarà una sfida a tre

Vincenzo Cascini è il nome del candidato che sembrerebbe aver messo d'accordo gli esponenti di centrodestra, per lo più imprenditori, e potrà contare sull'appoggio di larga parte della maggioranza uscente. Il sindaco uscente è Enrico Granata, impossibilitato a ricandidarsi perché ha espletato il suo incarico per due mandati consecutivi e oltretutto starebbe guardando con interesse a una possibile candidatura alle elezioni regionali.

Il candidato del M5s

L'altro candidato a sindaco è Renato Cipolla, 67enne ex insegnante ora in pensione, che concorrerà con il logo del M5s. La sua candidatura, annunciata da Salvatore Bellanza del meetup Amici di Beppe Grillo-Belvedere in Movimento, è stata tenuta a battesimo dai parlamentari calabresi Anna Laura OrricoVittoria Baldino e Massimo Misiti.

La sinistra appoggia il gruppo di Barbara Ferro

Barbara Ferro invece concorrerà in un lista civica che guarda a sinistra e riceverà il supportato dal gruppo Ora (di cui la donna è esponente), che al momento siede tra gli scranni della minoranza. Al suo fianco anche "Rinascimento" e "Belvedere Cambiaverso". Qualche giorno fa il nome di quest'ultimo movimento politico era apparso in uno dei due manifesti oggetto dello scontro (ufficialmente rientrato) tra il segretario provinciale Pd, Luigi Guglielmelli, e l'ex segretario regionale, Ernesto Magorno. I due esponenti dem avevano fissato due appuntamenti elettorali nello stesso giorno e alla stessa ora, creando tensioni e polemiche all'interno dello stesso partito.

L'incognita Ugo Massimilla

Ma è ancora il Partito Democratico a offrire spunti di cronaca. Il segretario cittadino, Ugo Massimilla, sostenuto apertamente dal senatore diamantese, non ha aderito al momento a nessuna delle tre coalizioni e dopo il conflitto con i compagni di partito il suo destino politico non è ancora chiaro.