La presidente del Comitato promotore della legge chiede al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto di accelerare l’iter di approvazione del documento
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«In qualità di presidente del Comitato promotore e di prima firmataria del progetto di legge di iniziativa popolare avente ad oggetto l’introduzione della Doppia Preferenza di genere nella legge elettorale della Regione Calabria, chiedo al Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, la tempestivamente calendarizzazione della stessa». Inizia così la nota diffusa dall’ex presidente delle Pari opportunità Giovanna Cusumano, che invita l’assise regionale a dare presto seguito ai buoni propositi dimostrati in tema di parità di genere.
«Ricordo, infatti, al Consiglio regionale ed al suo Presidente – prosegue Cusumano - che ha già dato plastica dimostrazione di sensibilità verso la tematica della violenza sulle donne, istituendo l’Osservatorio regionale sulla violenza, che lo Statuto della Regione Calabria nel disciplinare all’art. 7 il procedimento legislativo, prevede che, a differenza dei progetti di legge per i quali è prevista la decadenza con la fine della legislatura, quelli di iniziativa popolare vengono salvaguardati».
«Ben 7000 calabresi, donne e uomini, di ogni credo politico – continua la presidente - hanno sottoscritto la proposta di legge per l’introduzione della doppia preferenza nella legge elettorale della Calabria, provando “per tabulas” che la società civile è, ancora una volta, un passo avanti rispetto alla classe politica che, è evidente, non riesce a rappresenta adeguatamente».
«Il Consiglio regionale – afferma- è certamente sovrano nella decisione di approvare o respingere la proposta di legge, però, credo sommessamente sia doveroso che si affronti il dibattito in Aula, affinché ciascun consigliere possa “liberamente” esprimersi».
«Ricordo – conclude Cusumano - che la legge sulla doppia preferenza prevede “solo” la possibilità (dunque una mera facoltà e giammai un obbligo) che l’elettore esprima due preferenze di genere diverso, ha già superato il vaglio della Corte Costituzionale, che l’ha riconosciuta strumento finalizzato al riequilibrio di genere nelle Istituzioni».
«In Calabria, in tanti lo ricorderanno, vi sono state legislature che non hanno visto nessuna presenza femminile nell’Assise regionale, una vergogna e una discriminazione che necessita di essere scongiurata.
Soprattutto occorre rispettare il dettato costituzionale favorendo le condizioni per una Democrazia Compiuta.
L’auspicio mio personale è che anche il Consiglio Regionale della Calabria, dopo la Campania e l’Abruzzo, che ha approvato la legge qualche settimana fa, approvi la Doppia Preferenza di genere, dimostrando così di recepire le legittime istanze della società civile e di non arroccarsi nella discutibile difesa di, altrettanto discutibili, rendite di posizione».