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Catanzaro - Prima le elezioni Europee, poi le Regionali. Nelle file del Nuovo Centro Destra, il dibattito è aperto. L’alleanza con Forza Italia non sembrerebbe in discussione, sebbene non si escludano colpi di scena. Antonio Gentile, ad ogni modo, non lascia nulla al caso e prepara le truppe ad ogni evenienza. Il coordinatore degli alfaniani, senza scoprire le carte, continua a giocare d’anticipo. Il senatore bruzio non ha dubbi sulle primarie, che definisce uno strumento serio anche per il centrodestra, a patto che i costi non ricadano sulle spalle della comunità, e che i papabili candidati, quanti intendano gettarsi nella mischia raccolgano un numero minimo di adesioni. Non sbatte la porta in faccia agli alleati e soprattutto a Forza Italia, visto che Udc e Fratelli d’Italia difficilmente potranno esprimere un nominativo proprio. «Se ci proponessero un nome di prestigio - ha detto Gentile - potremmo accettarlo». Poi con una punta polemica aggiunge: «La gran parte della coalizione ha capito questo messaggio, qualcun altro forse non lo ha gradito perché abbiamo escluso a priori i candidati di plastica, quelli che sono figli del Porcellum». Ma sull’ipotesi primarie, i pareri sono tutt’altro che concordi. Decisamente contrario è apparso nei giorni scorsi Michele Trematerra sponda Udc. A proposito, nel partito di Casini, la candidatura alle Europee di Lorenzo Cesa pare aver seminato parecchio scompiglio. A rischiare grosso potrebbe essere proprio Gino Trematerra. Infatti, se nella logica delle cose dovrebbe essere scontato che il partito si schieri con Trematerra e Cesa, è alto il sospetto, tra i componenti della potente famiglia di Acri, che qualcuno, si stia muovendo per aiutare Scopelliti. Sotto osservazione ci sarebbe il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico. I consensi del presidente sulla piana di Sant’Eufemia potrebbero fornire ulteriori indicazioni. Ma a quel punto i giochi in un senso o nell’altro sarebbero fatti.