L'esponente del Movimento Equità Territoriale è intervenuto a un evento a Bruxelles sul futuro dei giovani del Meridione d'Europa. Presenti studenti e giovani del Mezzogiorno e anche il giornalista e scrittore Pino Aprile: «Serve impegno politico»
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«L'Europa offre alle nuove generazioni delle grandi opportunità, attraverso gli strumenti forniti dalle politiche di Coesione sociale. Il Next Generation Eu è uno di questi e mira a ridurre diseguaglianze territoriali, generazionali e di genere. Grazie a questi strumenti possiamo finalmente appianare le disequità ataviche tra il Nord e il Sud del Paese e mettere fine alla fuga dei giovani dal Mezzogiorno d'Italia». Lo ha detto l'europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini, aprendo l'evento "Should I stay or should I go? Quale futuro per i giovani del Meridione d'Europa?", oggi negli uffici del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Ai lavori hanno preso parte Pino Aprile, giornalista e scrittore, nonché fondatore del Movimento Equità Territoriale; Valentina Servera Clavell, presidente dei Giovani Efa; Elisa Chieregato e Paolo Rizzo, direzione generale Direzione Generale Lavoro Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea. Al convegno presenti studenti e giovani referenti del mondo delle associazioni e delle imprese, provenienti dalle regioni del Mezzogiorno d'Italia, che hanno illustrato le loro rispettive esperienze.
«L'emigrazione massiva dei giovani dal Mezzogiorno d'Italia soprattutto di quelli più formati e preparati, è frutto di quella stortura chiamata questione meridionale. Un divario infrastrutturale e sociale fra due aree dello stesso Paese che non è altro che una costruzione politica a sostegno di un'economia razzista e squilibrata, che può essere corretta soltanto con l'impegno politico del Paese che ha creato tutto questo», ha sottolineato Pino Aprile.