L’opposizione vota contro la proposta di Mancuso: «Ci sono già troppi organismi di questo tipo che non producono nulla». Inoltre è stata emendata e rinviata la legge che destina fondi all’associazione Jole Santelli
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L’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, proposto dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, ha superato il primo ostacolo, avendo ricevuto l’ok – anche se solo a maggioranza – in Terza Commissione, dove è approdato questa mattina. Il testo, emendato dagli esponenti di maggioranza, e su cui ha relazionato il presidente Michele Comito (FI), non ha convinto i membri delle opposizioni.
Amalia Bruni (Misto) ha spiegato che le motivazioni del suo voto contrario prendono le mosse dall’eccessivo proliferare di proposte di legge istitutive di Osservatori che nella maggior parte dei casi non producono effetti efficaci. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ferdinando Laghi (dMp) che però ha intravisto nell’oggetto della legge un qualche risvolto positivo. Il suo alla fine sarà un voto favorevole, con la raccomandazione che si pervenga al più presto ad una razionalizzazione di questo tipo di organismi, disseminati sul territorio. Una esigenza avvertita anche da Giuseppe Graziano (Udc) che nel merito, ritiene il tema della proposta molto sentito e l'intervento legislativo necessario.
Trattazione rinviata invece tanto per la proposta di legge che dispone un sussidio a favore di pazienti oncologici affetti da alopecia, a firma della meloniana Luciana De Francesco, quanto per le disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione delle arti di strada presentata da Ernesto Alecci (Pd). Entrambe le proposte sono state nella sostanza valutate positivamente dalla Commissione che però ha ritenuto necessario pervenire a nuovi e più approfonditi pareri, sia di natura tecnico giuridica, che più squisitamente finanziaria.
Emendata la legge per promuovere la memoria di Jole Santelli
Approdata in aula Commissioni anche la proposta di legge relativa alla Promozione di iniziative in memoria del primo presidente donna della Calabria, Jole Santelli. L’iniziativa della consigliera azzurra Pasqualina Straface aveva fatto storcere il muso nei giorni scorsi a più di qualcuno. La proposta di legge appariva scarna e troppo “semplice” per disciplinare una materia che a ben vedere si presenta complessa. Così la stessa Straface ha presentato la proposta ai colleghi, insieme ad una serie di emendamenti che alla fine sono anche la causa del rinvio ad altra seduta.
Amalia Bruni, nel frattempo, si è detta potenzialmente disponibile a dare il via libera alla proposta anche per un fatto affettivo e di riconoscenza nei confronti della compianta presidente, mostratasi attenta e disponibile quando il Centro Regionale di Neurogenetica versava in una situazione difficile, con la conferma del finanziamento di 500mila euro previsti, per evitarne la chiusura. Ma il voto positivo, per lei, non può non prescindere dai contenuti degli emendamenti presentati.
Perplessità sul provvedimento - che ritiene essere improponibile dal punto di vista tecnico, sia per le lacune di natura finanziaria sia per le modalità previste per la destinazione delle risorse – le ha espresse Laghi. Il capogruppo “de Magistris presidente” non vede con favore la possibilità che «i fondi vengano gestiti da una fondazione/associazione i cui elementi costitutivi sono sconosciuti». Laghi quindi si è posto “in attesa” promettendo di sciogliere le riserve solo dopo la presentazione degli emendamenti.
Ed è toccato proprio alla proponente Straface apportare le necessarie modifiche al testo, nato con la finalità di sostenere finanziariamente le iniziative che saranno realizzate dall’Associazione di promozione sociale Jole Santelli A.P.S. che è stata costituita anche con la partecipazione dei familiari della presidente.
Gli emendamenti depositati vanno nella direzione di inserire, oltre alle previste iniziative di carattere culturale, sociale ed inclusivo, anche borse di studio per meritevoli e bisognosi.
Dal punto di vista tecnico, invece, si prevede che l‘ok allo stanziamento dei fondi – in origine fissato in 100mila euro fino al 2024 - verrà dato solo dopo la necessaria presentazione della relazione che indicherà l’attività che l'Associaizone intende svolgere. Una relazione da presentare al dipartimento competente, prevedendo inoltre che, relativamente al finanziamento, entro il 30 marzo di ogni anno l'Associazione presenti una dettagliata relazione sull’impiego dei fondi e sull’attività svolta, unitamente al programma per l’anno successivo. Il tutto, ovviamente, andrà rendicontato, per fugare qualsiasi dubbio e strumentalizzazione.