Il primo cittadino punta il dito soprattutto contro la consigliera di maggioranza dimissionaria: «È la principale responsabile di un ostruzionismo teso a limitare la riforma e la riorganizzazione degli uffici»
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«Su quanto accaduto questa mattina in merito alle dimissioni dei consiglieri di minoranza e della consigliera di maggioranza Anna Cianni, avverto la necessità immediata di qualche breve considerazione, in attesa dell’evolversi della situazione e delle successive determinazioni». Esordisce così in una nota stampa Luca Branda, sindaco di Sant’Agata di Esaro, comune del Tirreno cosentino in merito alle dimissioni di massa dei consiglieri comunali. Il primo cittadino parte da una «prima considerazione di natura tecnico-burocratica e riguarda la forma in cui sono state presentate le dimissioni dei consiglieri comunali, in merito alla quale ho inviato una comunicazione ufficiale alla Prefettura, supportato dal mio consulente legale, restando quindi in attesa delle determinazioni del caso».
Il primo cittadino focalizza poi l’attenzione sulle dimissioni presentate dalla consigliera di maggioranza Anna Cianni «che, più di tutti, si assume una responsabilità storica a danno dei cittadini di Sant’Agata, dimostrando nei fatti di tenere a cuore solo ed esclusivamente gli interessi suoi personali e della sua famiglia. Le sue dimissioni, difatti, arrivano nel giorno in cui avevo convocato una riunione formale con i consiglieri comunali (compresa lei) e con il segretario comunale per discutere dei provvedimenti proposti dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico e dal suo supporto, relativamente all’eventuale rescissione in danno dell’incarico ai tecnici progettisti e direttori dei lavori incaricati per l’intervento di miglioramento sismico della palestra comunale, per responsabilità ed inadempienze tecniche, tra cui figura il cognato della stessa consigliera Anna Cianni (vicenda tra l’altro su cui informerò meglio i cittadini e la Procura della Repubblica)».
Per Luca Branda «è del tutto evidente, quindi, che le sue dimissioni sono un tentativo vergognoso e spregiudicato di “ricatto etico e morale” nei miei confronti e nei confronti dell’amministrazione comunale, che non si è piegata e mai si piegherà agli interessi personalistici di chi, come è noto, in questi anni, si è dedicata all’amministrazione comunale solo per tutelare i propri interessi e quelli della sua famiglia, dalle assurde pretese di limitazione del mercato settimanale e della frutta, alla gestione della mensa scolastica e quant’altro, su cui avrò modo di approfondire. Così come è del tutto evidente e sbalorditivo il fatto che, con questo atto irresponsabile, la consigliera Anna Cianni sia diventata, di fatto, la principale responsabile di un ostruzionismo teso a limitare la riforma e la riorganizzazione degli uffici ed in primis dell’ufficio tecnico, avviata con convinzione da me e dall’amministrazione comunale negli ultimi mesi. Devo riconoscere, ancora una volta, che la gente di Sant’Agata è sempre lungimirante, anche nel giudizio e nelle considerazioni personali sugli amministratori, in quanto il giudizio notoriamente diffuso sulla Consigliera Anna Cianni è stato confermato dagli ultimi atti. Un saggio direbbe “niente per niente”, e avrebbe ragione…ma è un’altra storia di cui parleremo con più calma e senza fretta».
Il sindaco parla anche «della mancanza di sensibilità istituzionale dimostrata da parte di tutti i consiglieri dimissionari, che non hanno avuto il rispetto e l’accortezza di aspettare la celebrazione prevista questa mattina, compresa la cerimonia di saluto per l’onorato servizio al Comandante dei Vigili Andrea Currà. Così come hanno dimostrato poco senso di responsabilità nei confronti di una manifestazione importante come la Sagra della Castagna che sarà celebrata, con l’impegno di tanti volontari disinteressati – e che ringrazio – nei prossimi giorni.
Ultima considerazione riguarda me personalmente. Al di là del naturale rammarico, sono rimasto sbalordito dai messaggi di stima e di vicinanza che sto ricevendo in queste ore e che mi invitano ad una profonda riflessione. Al di là degli sciacalli - conclude - sono contento e onorato dell’affetto della mia famiglia, della mia gente, del mio popolo e dei miei amici che non ho mai abbandonato e, soprattutto, non ho mai tradito, nonostante in questi ultimi anni mi sia diviso – con senso di sacrificio e responsabilità - tra comune e lavoro».
Intanto il prefetto della provincia di Cosenza Paola Galeone ha sospeso il Consiglio comunale e ha incaricato della provvisoria gestione del Comune la dott.ssa Antonella Vecchio, funzionario in servizio presso la Prefettura di Cosenza, conferendo alla stessa oltre ai poteri spettanti al Consiglio, anche quelli spettanti al Sindaco ed alla Giunta Comunale.