A cinque giorni dal passo indietro, sulla vicenda interviene il primo cittadino: «Orgogliosa di averlo scelto tre anni fa, naturale ora una rivisitazione delle cariche»
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A cinque giorni dalla lettera con cui Domenico Primerano ha comunicato le sue dimissioni dagli incarichi di vicesindaco e assessore, interviene sul punto il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. Una decisione, quella di Primerano, che probabilmente ha solo anticipato un eventuale suo forte ridimensionamento, se non l’esclusione dall’esecutivo comunale, in vista del tanto discusso rimpasto di giunta. «Quando nella sfera della nostra vita familiare, professionale e in questo caso, politico/amministrativa si verificano eventi importanti, si sente la necessità di fermarsi a riflettere, comprendere, e infine metabolizzare quanto accaduto, in attesa di ritrovare le giuste energie per reagire nel miglior modo possibile. Sono i limiti umani, niente di eccezionale, ma ciò basta per far intendere che le dimissioni del mio vicesindaco Domenico Primerano e più in generale quanto sta accadendo sul piano politico-amministrativo, non mi hanno affatto lasciato indifferente, tutt’altro». Così esordisce il primo cittadino.
«È evidente – aggiunge Limardo – che dopo tre anni di attività amministrativa trascorsi senza nessuna sostanziale modifica all’assetto originario e che ha garantito alla città stabilità, risolutezza e tenacia d’azione e, con esse, la possibilità di compiere importanti passi avanti, sia naturale una rivisitazione e un avvicendamento di cariche e di persone, poiché mutano tante situazioni, circostanze, idee, quadri politici-amministrativi di riferimento di cui è giusto tenere conto anche alla luce delle numerose e diffuse ansie partecipative alla vita attiva della Città».
Limardo riferisce di non avere intenzione di dilungarsi «sul corposo e rilevante curriculum del dott. Domenico Primerano, poiché ritengo che il suo percorso professionale di segretario comunale in vari comuni, incluso quello Vibo Valentia e di segretario generale della Provincia di Catanzaro, solo per citarne alcuni, è sufficiente a farne comprendere lo spessore e le capacità tecnico professionali. Ed è proprio su tali basi, oltre che sul rapporto di indiscussa fiducia personale che ho voluto e richiesto la sua presenza nella giunta comunale e successivamente la nomina a Vice Sindaco. Sono orgogliosa dell’ottima scelta, la cui bontà viene oggi confermata, semmai ce ne fosse bisogno, dall’impegno, il sacrificio, la dedizione e dagli obiettivi raggiunti dal Dott. Primerano, nonostante le numerose e variegate traversie che hanno attraversato la vita amministrativa dell’Ente, cito, su tutte, l’emorragia dei dipendenti determinata da quota cento e dalle numerose anzianità raggiunte che hanno ridotto l’organico ai minimi livelli storici, la pandemia, il pericolo del dissesto, a tacer d’altro. La tempesta perfetta come egli stesso l’ha sempre voluta definire».
E ancora: «Sento il dovere di dire pubblicamente che Mimmo non si è mai risparmiato e non si è mai sottratto ai suoi doveri, nemmeno quando gran parte dei cittadini è rimasta serrata dentro casa con il terrore della pandemia. Anche in questa gravosa ed eccezionale circostanza mi è stato costantemente vicino fornendomi il suo fondamentale sostegno morale e professionale, unitamente ai dirigenti e altri collaboratori. Ancora un ringraziamento per le belle parole che ha inteso riservare alla mia persona nel suo comunicato stampa. Ciò detto e fermo, alcune riflessioni politiche mi portano ad esternare una ulteriore notazione: da impeccabile uomo dello Stato e delle Istituzioni, ha dato, anche in questa circostanza, una clamorosa lezione di signorilità e garbo istituzionale avendo ben compreso il particolare momento di disagio determinato da logiche e dialettiche politiche, che spesso possono sembrare incomprensibili ai non addetti ai lavori, ma che trovano riscontro nell’esigenza di garantire spazi e di dare risposta alle legittime ansie di partecipazione e di collaborazione che, fisiologicamente, si affacciano nella vita politico-amministrativa di ogni amministrazione. Ha compreso il momento – conclude il sindaco Limardo – ed ha responsabilmente ed elegantemente ceduto il passo come solo gli uomini di alto spessore morale e istituzionale e, non ultimo, i veri amici, sanno fare, puntando gli occhi al bene comune, per questo sono certa che, anche da posizioni meno visibili, non mancherà dal fornire il suo prezioso contributo in favore della collettività vibonese».