«Fatemi capire: Il tema della Dieta mediterranea non può essere affrontato in un civico consesso perché non rappresenterebbe una necessità impellente avvertita dal cittadino? Ok. Poniamo il caso che sia vero. Il Pd potrebbe spiegarmi perché, allora, il tema merita di essere affrontato a livello regionale, con la proposta di una nuova legge, nuova si fa per dire, a regolamentazione della questione? No, perché se non è una necessità per i vibonesi, non lo è nemmeno per i calabresi. O sbaglio?».

 

Alfonso Grillo, coordinatore provinciale del Nuovo centrodestra, si rivolge direttamente a Michele Mirabello, Stefano Soriano, Antonio Lo Schiavo e al Partito democratico nel suo insieme, intervenuto per “stigmatizzare” la convocazione di un civico consesso sul tema della Dieta mediterranea. «Sono io – replica Grillo – a dirmi perplesso per questa uscita che sa tanto di ordine di scuderia. E pongo una umile e semplice domanda: Come mai il Pd, partito che governa la Calabria, anziché dare risposta ai grandi problemi, quali disoccupazione giovanile, fondi comunitari, infrastrutture e sanità, si occupa di Dieta mediterranea? Forse perché la questione, contrariamente a quanto sostengono Mirabello, Lo Schiavo e gli altri, è importante.

 

Beh, allora – prosegue Grillo – prima di intervenire bisognerebbe ragionare un po’ in coerenza. Perché, altrimenti, si corre il rischio di mostrare le proprie debolezze. E, a dire il vero, il Pd non ci fa una bella figura. Per seguire, infatti, gli ordini di scuderia deve votare una proposta di legge che sottrae a Vibo Valentia una risorsa attribuitagli da tutto il mondo scientifico. Che si pensasse, invece, un po’ di più al territorio e meno all’opposizione spinta e francamente molto poco ragionata. Io, al contrario, la maggioranza comunale la ringrazio, per aver dimostrato di possedere una visione territoriale globale, maturità politica e vero interesse per il territorio, mantenendo l’idea della città radiale, di cui il sindaco Costa è promotore».