Dietro l’angolo c’è il rischio del depotenziamento. Già lunedì prossimo, ci dicono, nel reparto di ortopedia resterà solo il primario, perché due medici sono stati dirottati a Castrovillari. A difesa dell’ospedale San Francesco di Paola si è svolto un sit-in del movimento Progetto Democratico, la coalizione politica riferita alla figura di Pino Falbo, vicino alle posizioni di Carlo Guccione e candidato a sindaco in alternativa all’altro esponente del centrosinistra in campo Roberto Perrotta, che gode invece dell’appoggio di Graziano Di Natale e del Partito Democratico.

Il commissario, Massimo Scura, con proprio decreto, ha assegnato al nosocomio paolano i reparti dell’area materno-infantile di Cetraro, per un totale di 45 posti letto. Lo stesso decreto prevede il potenziamento del polo chirurgico. Per il momento però, queste indicazioni sono rimaste disattese.

«Siamo preoccupati – dice Pino Falbo - abbiamo organizzato questo sit-in assolutamente pacifico, per sollevare l’attenzione sulle problematiche della sanità lungo il Tirreno cosentino. Vorremmo che sia Paola sia Cetraro fossero potenziate».

Secondo Pino Falbo non è una guerra tra campanili, ma per la verità ne ha tutte le sembianze. Con l’ex sindaco di Cetraro e consigliere regionale Giuseppe Aieta, che non ha esitato nel luglio dello scorso anno, ad autosospendersi dal partito all’indomani della riprogrammazione decisa da Scura, dimenticando le 500 e passa preferenze registrate nella città del Santo. Anche in quella circostanza scattò un sit-in, davanti l’ospedale di Cetraro, ad opera del sindaco Aita.

 

Salvatore Bruno