Per una associazione, l’atto che fissa la tornata elettorale sarebbe inficiato dalla circostanza che il dirigente che l’ha controfirmato non avrebbe mai sostenuto il concorso per lavorare nell'ente. Secca la replica del Dipartimento Presidenza: «Tutto regolare»
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Nessun atto illegittimo in merito al decreto con cui sono state fissate le elezioni. La Regione Calabria respinge le accuse dell’Associazione Noi Rete Umana - Movimento di Opinione Sociale, Culturale e Politico.
Secondo i legali dell’Associazione, il dirigente generale del Dipartimento Presidenza Tommaso Calabrò - che ha sottoscritto l’atto insieme al presidente Spirlì- non avrebbe i requisiti previsti dalla legge per occupare il suo ruolo e chiede all’Amministrazione reginale di produrre tutta la documentazione relativa al conferimento dell’incarico di dirigente generale.
Secca la replica del Dipartimento che in una nota specifica: «Gli uffici competenti della Regione Calabria hanno preso in carico la richiesta di accesso agli atti, presentata dall’associazione “Noi rete umana – Movimento di opinione sociale, culturale e politica”, in merito al decreto n. 135 del 30 novembre 2020 che indice le prossime elezioni regionali per il 14 febbraio 2021.
Si evidenzia, tuttavia, che – a differenza di quanto affermato in una nota stampa diffusa dall’associazione in questione – il dott. Tommaso Calabrò possiede tutti i requisiti necessari all’incarico ricoperto, poiché è vincitore del concorso per 45 dirigenti espletato nel 2008 ed è stato immesso nei ruoli della Regione Calabria già a partire dal gennaio 2009».