Secondo la premier la riforma serve a responsabilizzare la classe dirigente del Sud. Il sindaco di Bari e presidente dell'Anci replica a distanza: «Non sono un irresponsabile». E fa "mea culpa": «La nostra parte politica ha modificato il Titolo quinto della Costituzione, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità»
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«Io non sono un irresponsabile, Giorgia Meloni. Io sono un sindaco che da 10 anni lavora con disciplina e onore nella propria città, una città che è cresciuta e che è diventata una città turistica anche grazie a Matera, in Basilicata, che è stata capitale europea della cultura. Oggi ho tanti turist,i non riesco nemmeno a dare le risposte che servono con i servizi». Così il sindaco di Bari e presidente dell'Anci Antonio Decaro ha replicato alla premier Giorgia Meloni che ieri, in Basilicata, ha sostenuto che l'autonomia differenziata è un'opportunità soprattutto per il Sud perché serve a responsabilizzare la classe dirigente del Sud.
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Le dichiarazioni di Decaro arrivano da Soveria Mannelli, dove è intervenuto alla giornata conclusiva della Conferenza programmatica regionale del Partito Democratico della Calabria: «Nella mia città - ha aggiunto - sono arrivate 21 aziende che si occupano di information technology. La città di Bari è la prima città per crescita di opportunità di lavoro nel Sud, la nona in Italia. Io credo di non essere un irresponsabile, non ho niente da imparare da nessuno».
«L'autonomia differenziata sarà una sciagura per il nostro Paese - ha affermato Decaro -. Sarà una sciagura soprattutto per le nostre regioni. La colpa è soprattutto della nostra parte politica perché qualche anno fa abbiamo modificato il titolo Quinto della Costituzione e ci dobbiamo assumere la responsabilità perché per inseguire la Lega abbiamo fatto una modifica costituzionale e oggi c'è la sciagura del decreto Calderoni che fratturerà il Paese, lo dividerà in due».
«Sarà - ha detto ancora - una sorta di destino ineluttabile per il sud Italia. È come tornare alla gerarchizzazione territoriale. Noi vogliamo stare insieme, vogliamo essere tutti uguali come dice la Costituzione all'articolo 3: "La Repubblica ha l'obbligo di rimuovere gli ostacoli dal punto di vista economico e sociale". Questo fa la Repubblica, questo fanno i parlamentari, i sindaci, i consiglieri regionali: rimuovere gli ostacoli, non mettere ulteriori ostacoli votando una legge sciagurata che i parlamentari di centrodestra di questo territorio hanno votato tradendo gli ideali e i valori di tante persone che il Sud che il nostro Paese lo hanno difeso. Noi oggi ci dobbiamo battere contro l'autonomia differenziata, lo dobbiamo soprattutto ai nostri figli. Noi vogliamo rappresentare un altro Sud».