VIDEO | E poi sulla candidatura di due ex magistrati in Calabria quali De Raho e Scarpinato dice: «Io non riuscirei a farmi candidare da un partito che mentre mi candida governa con il partito di Marcello Dell'Utri»
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«Mi pare che sia passato un anno dalle regionali. Occhiuto sembrava che dovesse svoltare nelle sue parole: dalla sanità alle infrastrutture. Finora non si è visto niente se non l'opposizione costruttiva di Ferdinando Laghi e Antonio Lo Schiavo». Luigi De Magistris torna in Calabria ad un anno esatto dalle ultime elezioni regionali che lo hanno visto candidato alla carica di presidente della Regione. Questa volta però le elezioni sono quelle politiche e l'obiettivo il Parlamento con il neonato schieramento di Unione Popolare.
«Sono d'accordo sul voto utile» dice in piazza a Catanzaro dove ha incontrato candidati e sostenitori: «Il voto necessario è quello per Unione Popolare che è l'unica forza alternativa al sistema. Alternativa sicuramente alle destre, se dovessero vincere le destre noi faremo opposizione e non consociativismo, ammiccamenti e accordi sottobanco. Ma siamo anche l'unica forza di sinistra e mi limito a dire questo per essere certo di spostare gli elettori verso di noi: Calenda ha rotto il rapporto con il Pd perchè il Pd andava con Sinistra Italiana e Verdi. Il Pd dice che ha fatto la coalizione con Si e Verdi ma non governerà con loro. Oggi Fratoianni dice che vuole governare con Calenda. Quindi immagino che chi ancora si riconosce nei valori di sinistra non può che votare l'unica forza ambientalista, pacifista, antifascista che vuole attuare i diritti negati. Unione Popolare vuole dare voce agli oppressi e un segnale agli oppressori».
In risposta a quanto affermato nei giorni scorsi da Antonio Ingroia, candidato con Italia Sovrana Popolare, al riguardo dell'assenza dei temi della lotta alla criminalità organizzata nei programmi elettorali De Magistris ha così ribattuto: «Io in questa terra per lottare contro la mafia e la corruzione ci ho buttato il sangue e ci ho rimesso la toga. Antonio Ingroia vive anche un momento di confusione politica, anche se non voglio fare polemica con lui perché penso che i rapporti umani vengano prima della dialettica politica».
In particolare, Ingroia gli aveva rimproverato il ruolo svolto in Unione Popolare da Potere al Popolo che si dichiara contro il carcere duro per i mafiosi ed è contro l'ergastolo: «Noi abbiamo al nostro interno forze che pensano che si debba rivedere il concetto di fine pena mai ma non sta nel programma così come l'abolizione del 41 bis. Nel programma di Unione Popolare invece ci sono le carceri da rendere umane sia per chi ci lavora che per chi ci deve vivere. Nel nostro programma ci sta la riduzione della custodia cautelare che non può diventare la regola, quindi siamo garantisti ma anche la certezza della pena nel senso che c'è troppa gente che condannata in via definitiva sta a piede libero».
Infine, ha commentato la candidatura in Calabria di due ex magistrati quali Federico Cafiero De Raho e Roberto Scarpinato nelle file del Movimento 5 Stelle: «Sicuramente è stata una scelta mirata candidarli in Calabria dove noi abbiamo una storia molto netta. Io sono amico e ho stima sia di Federico Cafiero De Raho che di Roberto Scarpinato e quindi qualora dovessero andare in Parlamento non potrebbero che far bene. Credo che però la scelta di coerenza è quella che ho fatto io nella vita. Io non riuscirei a farmi candidare da un partito che mentre mi candida governa con il partito di Marcello Dell'Utri che secondo alcune ricostruzioni giudiziarie nasce dalla trattativa tra pezzi di Stato e la mafia. Conte in questo momento sta governando con Berlusconi nel governo Draghi. Sono bravi magistrati e stimati che sono andati in pensione e hanno scelto il listino bloccato e non partecipano al confronto pubblico. Quando andremo in Parlamento credo che faremo assieme battaglie perchè sono persone perbene».