Le sei regioni del Mezzogiorno, insieme per fare squadra e chiedere un maggior interesse del Governo e dell’Europa per le problematiche che riguardano il Sud del paese. Il “summit” tra i governatori Nello Musumeci (Sicilia), Mario Oliverio (Calabria), Marcello Pittella (Basilicata), e Donato Toma (Molise), che si è tenuto a Napoli, nelle sale ottocentesche di Villa Pignatelli. In collegamento anche il governatore della Puglia Michele Emiliano.

 

A chiamare a raccolta i suoi omologhi, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, ha esternato la volontà di formare una “lobby del sud” che possa fronteggiare l’indifferenza delle istituzioni nazionali ed europee. Un accordo politico per tutelare al meglio gli interessi del Sud attraverso "una grande battaglia comune per il Mezzogiorno". Dinanzi a un Sud che nell'ultimo decennio ha continuato a perdere colpi, per De Luca servono provvedimenti "shock" che diano speranza ai giovani, come un grande piano per il lavoro, fermo restando che le Regioni meridionali devono mettere da parte rancori e  campanilismi per viaggiare compatte e sedersi ai tavoli che contano con una sola voce. «È indispensabile fare una battaglia per il Sud – ha dichiarato De Luca - per difendere i nostri interessi, trovando un accordo politico tra noi nei giorni in cui nasce il nuovo governo perché quando si tratta di trovare le risorse il Nord è compatto, senza distinzioni di destra e sinistra, il Sud invece no. Dobbiamo combattere – ha concluso - perché le risorse destinate alle infrastrutture del Sud siano mantenute o incrementate».