«L’intervento formativo e di supporto deliberato in favore del professore Luca Tamassia, dal noto dirigente spendaccione con i soldi degli altri del Comune di Rende, Antonio Infantino, registrata il 16 maggio 2018 (determina n. 23 del 8 marzo 2018) è una specie di thriller per alcune strane coincidenze.


La prima è che Tamassia (uno tosto che ha lavorato in tutta Italia e persino per 2 anni anche con la Regione Calabria nel 2000), è amico sia dell’ex commissario straordinario del Comune di Rende, Maurizio Valiante, sia dell’attuale dirigente spendaccione, Infantino. La seconda è la strana differenza temporale fra determina (marzo) e registrazione (maggio). La terza è che gli interventi formativi del personale possono essere attivati senza oneri da parte del Comune attraverso i fondi interprofessionali. La quarta è che con determina del 10 luglio scorso (la numero 71, stavolta registrata lo stesso giorno) gli sono state riconosciute altri 5.709,60 euro per non meglio specificate esigenze sull’esame di “alcuni atti” che se li aggiungiamo alla precedente determina, pari a euro 24.400,00, fanno la bellezza di euro 30.109,60. La quinta è che è stato bandito un concorso interno per nominare un nuovo dirigente del personale che abbia un profilo professionale di altissimo livello (vedere art. 2 dell’avviso pubblico).

Le domande che pongo al sindaco (che nonostante abbia distrutto Rende in soli 4 anni, ha avuto il coraggio di annunciare la sua ricandidatura alle elezioni di maggio 2019), sono: La prima è il motivo del ritardo fra la data della determina di marzo e la registrazione. Cosa sarà mai successo in quei 2 mesi? La seconda è se si nomina un superconsulente per il gestire il personale, che bisogno c’è di nominare un dirigente molto qualificato? Vogliamo spendere soldi inutilmente? Nonostante all’interno dell’amministrazione comunale ci sia già un dirigente superpagato? La terza e ultima, è se una cosa si può avere gratis, che bisogno c’è di pagarla?».



Gianfranco De Franco
Insieme per Rende

 

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