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Si è legato i polsi con una corda e proseguirà ad oltranza lo sciopero della fame finché il commissario alla Sanità Scura non acconsentirà ad incontrare la nuova amministrazione comunale targata Mascaro e non si dirà disponibile a ragionare sui reparti del nosocomio lametino depotenziati o chiusi. Il consigliere comunale di Forza Italia Salvatore De Biase conosce la situazione lametina bene e dall’interno, visto che è anche un funzionario del nosocomio Giovanni Paolo II.
Per De Biase è inconcepibile che il commissario stia facendo visita a tanti e diversi ospedali calabresi ma insista a non venire in quello lametino. A suo dire, il problema è decisamente di tipo politico, un asse Scura – Roma da cui sarebbe escluso anche il governatore Oliverio che avrebbe, secondo l’azzurro, le mani legate.
Lo scopo principale delle attuali dinamiche sarebbe quello di consegnare Lamezia a Catanzaro nel piano della cittadella sanitaria calabrese, con sede proprio nel capoluogo. Un’ipotesi che non piace a De Biase che chiede che Lamezia venga integrata nel progetto di riordino complessivo, che vengano ripristinate strutture tagliate e potenziate altre ridimensionate. Ma anche che il nosocomio lametino diventi Hub, che venga aperto il centro protesi Inail, decantato ma mai inaugurato, e che, infine, venga aperta Emodinamica in Cardiologia.