Città deserta e blindata, un clima surreale accompagna la visita del governo a Reggio Calabria. Nel trasferinenro dall'ospedale di Reggio Calabria alla Prefettura strade deserte e cielo controllato dagli elicotteri. Arrivano alla spicciolata i ministri al palazzo del Governo reggino dove è previsto il Consiglio dei ministri. In piazza ad accoglierli la protesta dei sindacati e dei lavoratori. I più imbufaliti i vigili del fuoco che chiedono al ministro dell'interno Matteo Salvini un posto di lavoro stabile e meno chiacchiere in occasione di emergenza cone terromoti e alluvioni. «Chi mi vuole a 46 anni? Salvini deve fare anche i fatti oltre alle parole. I vigili del fuoco hanno bisogno di lavorare, vogliamo un posto di lavoro, è un nostro diritto». Si avvicina alle transenne il ministro dell'Ambiente Sergio Costa anche se solo per qualche secondo. «Ministri siamo nella terra dei fuochi 2.0» - gli urlano i manifestanti. «Ci dia il lavoro» - gridano i manifestando a Conte appena giunto.

E' arrivato anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini che ha deciso di non affrontare la piazza rimandando il confronto con i manifestanti a dopo il Consiglio dei ministri previsto alle ore 15.

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