Giunto a Catanzaro per intercettare sostegno in vista del congresso del Partito Democratico che lo vede in corsa per la segreteria, l'ex presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha trovato in città un partito lacerato da guerre interne. Fedele riproduzione della situazione romana. «Anche qui noi vorremmo superare le discussioni nominalistiche" ha chiarito Giuseppe Soriero interrogato sull'autocandidatura di Mario Oliverio alla presidenza della Regione. "Vorremmo discutere di più delle condizioni reali della Calabria. Chiediamo ad Oliverio, chiediamo al Partito Democratico di riprendere la sana abitudine di un confronto più serrato».

 

Damiano in città

Cesare Damiano è un habitué del capoluogo di Regione, a Catanzaro aveva messo piede prima a giugno e poi a settembre dello scorso anno per fare proseliti attorno alla corrente interna all'area riconducibile all'ex Guardasigilli, Sinistra Pd, ora mutuata in Laburisti Dem. «Come laburisti noi rapresenteramo una posizione di discontinuità - ha affermato Damiano - che abbiamo fatto nei nostri Governi e di discontinuità nel metodo di conduzione di questo partito».

 

Dissidenti Pd

Attorno a lui si sono raccolti i dissidenti del Partito Democratico, gli scontenti che alle ultime amministrative hanno contestato la candidatura di Vincenzo Ciconte e che hanno sostenuto il leader di Cambiavento, Nicola Fiorita.  A quasi un anno di distanza e con ormai le elezioni amministrative in dirittura d'arrivo la situzione appare sostanzialmente immutata. Il Partito Democratico non è riusciuta a fare quadrato attorno al sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, candidato dem alla presidenza della Provincia.

 

Luana Costa