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«È obbligatorio riattivare l'ospedale di Praia a Mare, rimasto casa della salute. Infatti, nella nuova rete dell'assistenza, decretata lo scorso 2 aprile, il commissario e il subcommissario per il piano di rientro sanitario hanno deliberatamente disatteso una precisa sentenza del Consiglio di Stato, per la quale la struttura doveva tornare ospedaliera». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: «È una riprova della gestione politica della sanità da parte dei due tecnici di nomina governativa, Massimo Scura e Andrea Urbani, che hanno ritenuto aggirabile la sentenza». «È l'ennesima grave scelta – continua la parlamentare M5s – dei due commissari, che hanno agito come Ponzio Pilato sulle recenti nomine sanitarie, ignorando quelle fuori legge di Santo Gioffrè e Giulio Carpentieri». «Mi meraviglia il governatore Mario Oliverio – prosegue la parlamentare – che peraltro ha già dimenticato, visto il suo silenzio, l'impegno promesso per la riattivazione dell'ospedale di Trebisacce e per il punto di primo intervento a Rogliano, non previsti dalla nuova rete dell'assistenza, che pure si racconta concordata». «Oliverio – sottolinea la deputata Cinque stelle – si liberi della dipendenza da Roma e difenda le sue prerogative di presidente della Regione, senza chinare il capo alle segreterie di partito, che lucrano sul rientro sanitario a discapito del diritto alla salute dei calabresi». «Oliverio – conclude Nesci – faccia il lupo, non la pecora».