La sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale ha spiegato, nel talk del direttore Alessandro Russo in onda da LaCapitale, quali strategie sta elaborando il nuovo gruppo parlamentare e il suo Ministero per incentivare lo sviluppo nazionale e soprattutto meridionale
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«Ho seguito il ministro Di Maio, abbiamo lasciato la casa del Movimento Cinque Stelle, perché non c’era più ascolto, dialogo». È quanto ha dichiarato Dalila Nesci nel corso dell'ultima puntata di Piazza Parlamento, il talk condotto dal direttore editoriale Alessandro Russo.
«Abbiamo sperato nella leadership di Conte, affinché facesse sintesi politica, proseguendo quell’evoluzione e quella strutturazione, che aveva iniziato Luigi Di Maio, come capo politico, ma è passato del tempo e la strutturazione del Movimento non è avvenuta in senso democratico, non c’era un progetto politico chiaro, perché spesso ci ritrovavamo a “picconare” l’attività governativa in un momento delicatissimo, che non permetteva assolutamente di creare ambiguità. L’ultimo episodio è stato quello sulla politica estera, proprio quando in aula dovevano votare le direttive da dare al presidente Draghi e al Consiglio dei Leader dell’Unione Europea è scattata la denuncia del Ministro Di Maio, che non poteva accettare ambiguità su temi fondamentali, come il valore di essere parte della famiglia euro-atlantica, il rispetto della libertà e della dignità della persona, la tutela degli stati bisognosi di difesa, tra cui non si può dimenticare l’attuale e urgente caso dell’Ucraina. Questa coraggiosa denuncia - ha proseguito Nesci - ha portato prima a una serie di capitolazioni e poi alla creazione di un nuovo gruppo parlamentare “Insieme per il futuro”. Dunque, con questa presa di consapevolezza e volontà di cambiamento, inizia per noi una prosecuzione del lavoro sui territori e di risposta alle nostre comunità, attraverso concrete azioni politiche, a partire dall’impegno governativo. Il nostro è un progetto politico nuovo, che chiude, secondo me, un ciclo storico ormai definitivamente concluso».
A proposito del rapporto tra governo nazionale, Ministero per il Sud e la Coesione territoriale e Regione Calabria la sottosegretaria ha affermato: «È una grande responsabilità gestire un rapporto leale e il più possibile coordinato tra la ministra Carfagna e il presidente Occhiuto. Ovviamente anch’io tengo molto a ottenere la massima collaborazione fattiva tra le parti. Il mio Ministero è molto trasversale e siamo abituati a collaborare anche con altri Ministeri, come quello che si occupa di depurazione e transizione ecologica».