Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Torna a casa il consiglio comunale di Cosenza, nella sua sede naturale, il salone di Palazzo dei Bruzi, appena ristrutturato. Nella prima riunione convocata dopo l'insediamento, la discussione è stata incentrata sull'assestamento di bilancio.
La pratica è stata illustrata dall'assessore al ramo Luciano Vigna. La manovra prevede la copertura dei debiti fuori bilancio ed alcune variazioni rispetto alla previsione approvata dal commissario straordinario, per consentire lo stanziamento delle risorse necessarie per le spese delle manifestazioni estive organizzate sul Lungofiume, per la prossima sagra del vino e per gli spettacoli natalizi. Vigna ha relazionato anche sugli immobili posti in vendita dall'amministrazione, operazione che per il momento non ha dato esiti positivi, e sulla riscossione dei crediti residui, il 14% dei quali è già stato incassato.
Critica l'opposizione. Carlo Guccione, leader de La Grande Cosenza, ha parlato di finanza creativa e di previsioni sovrastimate per quanto concerne gli introiti previste dalle alienazioni. «Ci sono alcune questioni da chiarire – ha detto Guccione - In riferimento all'accertamento della esigibilità dei crediti del Comune di Cosenza verso terzi, che nel Bilancio precedente erano previsti per 139 milioni di euro, si procede ad un accantonamento di oltre 40 milioni di euro per arrivare a quota 99. Come emerge dalla relazione dei revisori dei conti, l'accantonamento non risulta congruo perché la non esigibilità dei crediti va oltre la cifra prevista dei 40 milioni di euro. È un dato da valutare con grande attenzione perché si rischia di non potere onorare gli impegni presi dall'amministrazione Occhiuto. Altra questione da analizzare con attenzione - ha aggiunto il consigliere regionale nel corso del suo intervento - è quella della alienazione dei beni materiali di proprietà del Comune. La previsione in aumento è palesemente inattendibile. Si tratta di finanza creativa in quota Occhiuto, tesa ad aumentare la capacità di spesa dell'amministrazione comunale, che si tramuterà in debiti fuori bilancio alla luce della impossibilità della copertura finanziaria».
Infine Guccione ha messo in evidenza la crisi di liquidità sottolineata dalla richiesta di anticipazione di cassa. «C'è il rischio concreto che scattino misure del Governo nazionale e della Corte dei Conti per salvaguardare gli equilibri di Bilancio. A pagarne le conseguenze saranno i cittadini-contribuenti». Immediata la replica dell'assessore Luciano Vigna. «Nessuna finanza creativa. Gli unici debiti che i cosentini stanno pagando e che continueranno a pagare per i prossimi anni sono i 170 milioni di euro che il centrosinistra ha lasciato in eredità alla nostra città. Ricordo – ha aggiunto - che negli ultimi 5 anni il Comune di Cosenza ha stralciato circa 150 milioni di euro di crediti iscritti in bilancio negli anni passati ma privi dei requisiti di esigibilità. Per quanto riguarda poi le questioni relative all'alienazione di beni immobili, l'ente ha previsto coerentemente con il piano di dismissione di alienare beni per circa 4,8 milioni di euro. Il dato negativo al 30 giugno è dovuto alla mancata pubblicazione degli avvisi pubblici per la vendita dei beni, non rientrando tale attività nei poteri di ordinaria amministrazione dei commissari prefettizi. Infine – ha concluso l'assessore al Bilancio – in merito ai problemi di liquidità, mi preme precisare che stiamo facendo fronte a tutti i pagamenti attingendo ad anticipazioni di liquidità che non superano i 21 milioni di euro. Con l'emissione degli avvisi di pagamento dei tributi locali nel secondo semestre è previsto il totale azzeramento dell'anticipazione».
L'assestamento è passato con 19 voti favorevoli, sette contrari e l'astensione del consigliere Giovanni Cipparrone. Il consiglio ha poi proceduto alla ratifica della composizione delle commissioni consiliari rinviando alla prossima seduta la discussione sui criteri di nomina degli scrutatori. L'opposizione ha presentato un ordine del giorno per introdurre il sorteggio.