Ultime ore per completare le liste, a Cutro, e il quadro sembra più frammentato che mai. Si vota nel turno straordinario del 27 novembre, dopo il commissariamento a seguito dello scioglimento per mafia del consiglio comunale, e il paese sembra distratto da altre emergenze. «Se lo sono mangiato il Comune», urla un cittadino mentre è in corso una protesta davanti al municipio, visto che da una settimana ci sono i rubinetti a secco. Quando il cronista chiede se il degrado può essere colpa della ndrangheta, i cutresi rispondono «che in questo caso non c’entra».
Fanno una classifica dei problemi, anche i 4 candidati a sindaco che sembrano certi.

«No – spiega Rino Lerose candidato centrista di Ricostruiamo Cutro – Forza Italia non sta con noi, ma mi risulta che una parte che fa capo al segretario del circo appoggia il candidato Ciccio Sulla». Il Sulla di cui parla l’ex assessore, è Francesco Sulla, uomo forte del Pd – già assessore regionale – che non smentisce il trasversalismo. «Noi abbiamo lanciato l’idea di una lista unica – commenta – vista la doppia emergenza di un Comune anche in dissesto, creando delle consulte aperte alla società, ma il Pd ha scelto una strada tradizionale». Non è passata la proposta e, anzi, il Pd ha scelto un candidato alternativo, l’ex assessore Antonio della Rovere. «In mancanza del segretario di circolo – spiega Leo Barberio, segretario provinciale democrat – abbiamo chiuso le estenuanti trattative con una proposta che apre il centro sinistra alla società civile: se Sulla farà la lista saremo avversari».

La frattura sembra insanabile e, in questo quadro di partiti che si spaccano – a destra come a sinistra il turno unico sconsiglia di formare liste di partito come a Sant'Eufemia d'Aspromonte, l'altro Comune calabrese dove si vota - l’emergenza della prevenzione dei condizionamenti fa fatica ad imporsi. Lo dicono i cittadini in piazza, «non si capisce come vogliono fare», commenta un pensionato», mentre Della Rovere non ha dubbi: «Bisogna avere nelle liste candidati che fanno della trasparenza la loro ragione di vita». C’è poi un quarto candidato, l’ex comandante della polizia locale Antonio Ceraso. Ha fatto una lista sganciata dai partiti, si chiama “Gente per Cutro” e attacca gli altri candidati che sono stati amministratori in passato: «Solo chi non ha mai fatto politica può essere contro la sudditanza della mafia e della mala politica».

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