Il sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale ai primi cittadini della provincia: «Sono qui per incoraggiare ed essere vicina ai nostri amministratori locali, perché oggi chi ha idee, nel prossimo futuro le potrà sviluppare»
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«Sono qui per incoraggiare ed essere vicina ai nostri amministratori locali, perché oggi chi ha idee, nel prossimo futuro le potrà sviluppare. Io vedo grandi opportunità, in un momento storico e istituzionale in cui abbiamo abbandonato l’austherity e arriveranno flussi di denaro importanti. È una sfida per il sistema Paese che dobbiamo vincere tutti insieme».
Lo ha detto il sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale, Dalila Nesci, che questa mattina, in Prefettura, a Crotone, ha incontrato i sindaci della provincia pitagorica per presentare il Contratto istituzionale di sviluppo che rappresenta «una importante occasione per finanziare progetti in materia di ambiente, riqualificazione urbana, cultura, minoranze etnolinguistiche e anche turismo».
Nel corso d quest'ultima tappa del tour istituzionale sul Cis, Nesci ha ricordato che «si tratta di una delle tante opportunità che si vanno a inserire negli altri bandi derivanti dal Pnrr, che avranno una particolare attenzione ai borghi e ai territori, che hanno nella vocazione turistica il riscontro del loro sviluppo economico e sociale».
Il sottosegretario ha ricordato che i Comuni dovranno presentare le proposte progettuali - anche in forma aggregata e con la soglia minima pari a un milione di euro - entro il 15 dicembre, inviandole alla Regione Calabria: «Conosciamo bene le difficoltà degli enti locali, ma è anche vero che il Governo ha attivato diversi concorsi per assegnare tecnici del Pnrr e anche per l’intera programmazione europea agli enti locali».
Nello specifico, per quanto riguarda il Cis, Nesci si dice certa che i Comuni abbiamo già dei progetti: «Si tratta di trovare la strategia politica giusta per individuare un progetto che sia aderente alla richiesta del Cis Calabria, che ricordo non è uno strumento ordinario per i servizi essenziali, ma è una opportunità in più che guarda al turismo, alla cultura e alla riqualificazione urbana».