La consigliera di parità polemizza sull'iniziativa lanciata qualche giorno fa dalla rappresentante di Democratici Progressisti alla Regione
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«Fa specie vedere come ogni volta la consigliera Sculco (in prossimità di elezione) provi ad usare le politiche femminili in maniera impropria e per esclusivo interesse personale». Così la consigliera di parità regionale Tonia Stumpo, commentando l’iniziativa promossa dalla consigliera Flora Sculco “Crotone città delle donne”.
«Ricordo a me stessa come la legge sulla doppia preferenza di genere venne da lei venduta nel 2019 sull'altare di una sua ricandidatura – continua la consigliera regionale alle parità -. Come inoltre cercando di garantire solo il suo seggio si costituì davanti al TAR contro la legge sulla doppia preferenza di genere e contro noi donne costituite a sostegno. Legge poi approvata per la forza delle donne e per la paura da parte del consiglio regionale di essere commissariati come in Puglia».
«Ricordo ancora a me stessa come nessuna legge contro la violenza di genere, da noi donne depositata (bipartisan), sia stata in questi anni di sua legislatura approvata. Così come nessuna norma a tutela del lavoro femminile – conclude Tonia Stumpo - abbia visto la luce. Insomma, mai una battaglia ed atti concreti con le donne e per le donne, da parte della Sculco a favore dello sviluppo della nostra Regione. Ora anche basta! Le donne vanno rispettate e questa Regione merita qualche cosa di meglio».