VIDEO | La consigliera comunale fuori dal partito di Salvini dovrà trovare collocazione politica, ma smentisce un'adesione a Fratelli d’Italia
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«Non nascondo che sono amareggiata ma rimango serena. Certo è che dopo aver lavorato per quasi quattro anni in questo partito, guardando sempre al bene comune, tutto mi sarei aspettata tranne che un trattamento del genere da parte della dirigenza regionale e da quella provinciale della Lega». A parlare è la consigliera comunale di Crotone, Marisa Luana Cavallo, che non fa più parte del partito di Matteo Salvini. Ieri sera ha ricevuto un provvedimento di espulsione, recapitato anche all'ex coordinatore provinciale, Giancarlo Cerrelli. Nel pomeriggio di oggi, i due hanno convocato una conferenza stampa per contestare il provvedimento che li ha colpiti, ribadendo la propria contrarietà alla decisione di commissariare la Lega di Crotone e negando il clima di litigiosità nella sede pitagorica del partito contestato nel documento di espulsione.
Rientro escluso
Nel corso della conferenza stampa, Cerrelli ha ricevuto una telefonata, dopo la quale ha deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali ai giornalisti: la vicenda sembrerebbe non essere del tutto chiusa e potrebbe riservare ulteriori sviluppi. Ma un eventuale ritorno nella Lega, Cavallo sembra escluderlo: «Io non posso che rinnovare la mia stima nei confronti di Salvini, ma visto il trattamento che ho ricevuto dalla dirigenza regionale e da quella provinciale, lo vedo difficile e in ogni caso credo di no». Un futuro politico lontano dalla Lega, dunque: «Così hanno voluto».
Cavallo verso Fratelli d’Italia?
Con l’espulsione di Cavallo, la Lega perde la sua prima rappresentante eletta nella storia del Consiglio comunale di Crotone, che ora dovrà trovare collocazione politica: «È una fase che – ci spiega - mi vede costretta a una dovuta e seria riflessione, che farò assieme al gruppo storico della Lega di Crotone e a Giancarlo Cerrelli. Rifletterò e a breve deciderò». E su un suo possibile avvicinamento a Fratelli d’Italia, aggiunge: «I contatti ci sono, al coordinatore provinciale De Simone mi lega un rapporto di stima, ma non ci sono stati avvicinamenti politici».
I motivi dell’espulsione
Cavallo e Cerrelli, insieme a un’altra ventina di iscritti, avevano firmato e diffuso una lettera aperta indirizzata proprio a Salvini in cui si esprimevano pesanti giudizi sul commissariamento della sezione crotonese della Lega e sul commissario provinciale, Cataldo Calabretta.
La missiva è stata ritenuta dai vertici regionali e provinciali del Carroccio «l’epilogo di una condotta lesiva per il partito e irriguardosa», portata avanti da Cavallo e Cerrelli, i quali avrebbero avuto, tra l’altro, anche un «atteggiamento di contrasto alla linea del commissario nominato». I due non hanno mai mandato giù il commissariamento della sezione crotonese della Lega, ritenendolo «irragionevole, insensato e immotivato», e non mancando di rimarcarlo anche nella lettera inviata a Salvini.
Le ragioni del commissariamento
Ma l’azzeramento delle cariche si è reso necessario «per il clima rissoso esistente e – si legge nel provvedimento di espulsione – per l’evidente incompatibilità a proseguire una strada serena e virtuosa tra le varie fazioni del partito. È ben noto anche che ci sono state più riunioni per cercare di trovare una sintesi e questa non è stata raggiunta sempre per il clima infuocato esistente e che ha impedito qualsiasi possibile civile dialogo».