Si chiude oggi, a Trebisacce, la consiliatura targata Alex Aurelio. Finisce così un’esperienza amministrativa durata poco più di un anno, anche in “contumacia” a causa dell’annunciata assenza del sindaco, con l’approvazione in Consiglio comunale della mozione di sfiducia presentata una ventina di giorni addietro da otto consiglieri comunali su dodici. Sono bastati pochi mesi – dal settembre ad oggi – per sgretolare certezze ed un progetto politico che sembrava solido, ma demolito – nel tempo – dalle scelte politiche del primo cittadino. Su tutte quelle di esautorare due consiglieri comunali-assessori, Daniela Nigro, che deteneva la delega agli spettacoli e grandi eventi, e Claudio Roseto quella ai lavori pubblici.

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Da quel giorno, sostanzialmente, si è aperta una crisi politica profonda nella cittadina ionica, che si è sempre più acuita, fino a sfociare con sfiducia approvata oggi.

Roseto: «Insensibile al confronto e alla dialettica democratica»

«Siamo di fronte ad un fallimento, perché tutti avevano creduto nel progetto politico sorto attorno ad Alex Aurelio – ha dichiarato l’ex assessore “defenestrato”, Claudio Roseto, a LaC News 24 – e per adesso l’unico sentimento al netto di tutto è l’amarezza. Sono dispiaciuto e mortificato per come sia andata l’intera vicenda».

Nel corso del Consiglio comunale, il giovane avvocato in quota Fratelli d’Italia, non le ha mandate a dire anche per via dell’assenza del sindaco e degli unici quattro consiglieri rimasti al suo fianco.

«Esprimo la mia irreversibile sfiducia nei confronti del sindaco Aurelio – ha detto nel corso dell’assise civica – in quanto ritengo che abbia dimostrato di essere insensibile al confronto e alla dialettica democratica».

Non sono mancate anche le polemiche attorno all’assenza dell’ormai ex primo cittadino. «Da quanto ho appreso – ha spiegato l’ex assessore – il sindaco aveva inoltrato una nota per comunicare la sua indisponibilità sino al 14 novembre ma, nel frattempo, ha ufficializzato la sua presenza alle celebrazioni per la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate del 4 novembre». Per Roseto si è trattato di un espediente per «procrastinare la seduta consiliare sulla votazione della mozione di sfiducia, per interessi che non provo neanche a comprendere, al solo fine di tentare di proseguire un’esperienza politico-amministrativa sostanzialmente conclusa da tempo. Un comportamento che ritengo inaccettabile, in quanto irresponsabile ed irrispettoso dell’assise e di tutti i cittadini».

In arrivo il commissario prefettizio

Nel frattempo, il segretario comunale ha già comunicato gli esiti assembleari alla prefettura di Cosenza ed a breve giro – giusto i tempi tecnici – sarà nominato un commissario che traghetterà il comune di Trebisacce fino alle prossime elezioni, fissate nella tornata primaverile prossima.