«Non c'è dubbio che la crisi sia dovuta in parte alla rivoluzione digitale che ha velocemente modificato le dinamiche dell'informazione, ma il livello di attendibilità del web non è sempre misurabile: questo incide sulla possibilità di formarsi una opinione e di tutto ciò la politica non può disinteressarsi, perché la stampa deve essere libera, plurale ma anche consapevole del proprio ruolo e della propria attendibilità». Lo ha detto il sottosegretario Andrea Martella nel corso di un seminario organizzato dall'Uspi al Senato su una nuova strategia per il rilancio dell'editoria, con il segretario della presidenza del Senato Francesco Laforgia, il questore Antonio De Poli, il presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Verna: «L'informazione – ha aggiunto - è un bene di tutti indispensabile per il funzionamento della democrazia. Va promossa, preservata la pluralità delle fonti e l'espressione pluralistica».

 

Martella ha ricordato che «una chiave essenziale per l'efficacia di qualunque intervento è un approccio sistemico ai problemi dell'editoria». Il sottosegretario propone «di garantire una serie di incontri nelle prossime settimane con gli stakeholders per acquisire riflessioni e progetti ed aprire un tavolo di confronto per soluzioni operative. Da parte mia - assicura- non mancherà mai la disponibilità al confronto. Sono consapevole del fatto che nei mesi scorsi sono state formulate diverse valutazioni e ipotesi di lavoro. A me sembra giunto il momento delle scelte politiche per offrire al sistema editoriale un quadro di misure aggiornato e funzionale. Questo è il momento in cui le scelte politiche andranno compiute».