Il gruppo che fa capo a Forza Italia e al senatore Mangialavori ha invitato le altre forze politiche a seguirli. La decisione dovrebbe quindi porre fine alla consiliatura se seguita da quella degli altri consiglieri di opposizione e del gruppo facente capo a Stefano Luciano
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«Con rammarico prendiamo atto della volontà del sindaco Costa di non rassegnare le dimissioni, malgrado il nostro chiaro e pacato invito, espresso nel segno di una grande responsabilità istituzionale. A questo punto, vista l'ostinazione del primo cittadino, non intendiamo aspettare fino a martedì per compiere il passo che avevamo prospettato. Pertanto, lunedì mattina saremo in consiglio comunale per rassegnare le nostre irrevocabili dimissioni. Invitiamo perciò tutti i rappresentanti delle altre forze politiche che condividono la nostra stessa posizione a fare altrettanto e a presentarsi insieme a noi in Municipio per mettere la parola fine a questa consiliatura». È quanto dichiarano i consiglieri comunali del gruppo “Liberali per Vibo” che si richiamano a Forza Italia ed al senatore Giuseppe Mangialavori in merito alla crisi al Comune di Vibo Valentia.
Annunciano quindi le dimissioni da consiglieri comunali Claudia Sarlo, Filippo Loschiavo, Giuseppe Muratore, Giuseppina Colloca, Ivan Servelli, Rossana Falduto e Raffaele Manduca. La decisione di dimettersi dovrebbe quindi porre fine alla consiliatura se seguita da quella degli altri consiglieri di opposizione e del gruppo facente capo a Stefano Luciano.
Il gruppo di Forza Italia denominato in Consiglio “Liberali per Vibo” – facenti capo a Giuseppe Mangialavori – nel maggio del 2015 era stato fra i più convinti sostenitori della candidatura di Elio Costa a primo cittadino di Vibo Valentia. Sino al mese scorso insieme al sindaco hanno deciso le sorti della città amministrando con propri assessori nella Giunta, sino alla decisione del senatore Giuseppe Mangialavori di ritirare i "suoi" fedelissimi dalla Giunta per favorire un rilancio dell'azione politico-amministrativa da parte del sindaco. Dopo un mese, però, il primo cittadino non ha presentato alcuna Giunta e da qui la decisione di non sostenerlo più, unitamente al fatto di non avere più una maggioranza in Consiglio stando anche alle dichiarazioni degli altri gruppi consiliari (Pd, Progressisti e Vibo Unica).