Il comunicato di Francesco Di Lieto: «Senza alcuna vergogna pronta la Giunta più trasversale dell’universo»
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«Giungono segnali di esistenza in vita dal consiglio comunale di Catanzaro. Attualmente è in corso un’importante riunione delle varie forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. Praticamente quello che rimane dopo le dimissioni di metà consiglio comunale. È decisamente un buon segnale che si sia riattivato un dibattito trasparente tra quanti si sono assunti la responsabilità di rappresentare gli interessi dei cittadini. Finalmente Abramo e Ciconte hanno deciso di parlarsi per poter discutere i problemi seri che affliggono i Catanzaresi. Infatti al centro del confronto un tema di fondamentale importanza: “come spartirsi le poltrone”». Così un comunicato di Francesco Di Lieto del Codacons.
«Senza alcuna vergogna sta per nascere la Giunta più trasversale dell’universo. Se quanto ascoltiamo attraverso le “cimici” della Procura risponde al vero, nella nuova giunta ci sarà spazio per tutti, dall’oramai storico sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che, dopo più di vent’anni, pretende di aver usucapito la poltrona fino al suo rivale Vincenzo Ciconte, che recentemente ha dato un segnale di esistenza in vita per aver dovuto restituire 5.600 euro alla Regione Calabria. Somme rimaste impigliate per un banale disguido nella gestione dei fondi destinati ai gruppi politici. Il tutto avviene sotto l’attenta supervisione del giovane politico Calabrese, quello che in queste settimane ha preferito dedicarsi alle comparsate televisive dimenticandosi di pretendere un dibattito su quanto accadeva a Catanzaro».
Secondo Di Lieto «il brillante giovane, come dichiarato in tv, aspetta le sentenze definitive. Sicché prima della Cassazione non sarà convocato alcun consiglio comunale. Peccato, ci saremmo aspettati ben altro dal giovane imprenditore che, fino a qualche tempo addietro aveva dato prova della sua Poli-edricità. Senza il benché minimo imbarazzo stava al comune a destra e alla provincia a sinistra e i maligni sussurrano che tenesse un piede finanche in una struttura regionale… uno e trino. Fosse vero, al suo confronto il buon Pisano e la sua “bilocazione”, apparirebbe un misero dilettante. Crolla il mondo, si dimette mezzo consiglio comunale eppure a palazzo dè Nobili si pensa a fare di Catanzaro un laboratorio di alta politica. Una politica autoreferenziale che non ha vergogna di utilizzare l'inciucio pur di perpetuare il suo potere. E così mentre oggi abbiamo perso mezzo consiglio, domani perderemo tutta la dignità», ha concluso Di Lieto.