Gli episodi criminali nella Sibaritide, a cadenza quasi quotidiana, si stanno trasformano in terreno di scontro politico. L’ultimo evento in ordine di tempo, l’incendio di un pullman da tempo inutilizzato nelle pertinenze dell’istituto Agrario “Majorana” di Corigliano Rossano, si è trasformato in un botta e risposta tra il consigliere regionale del M5s, Davide Tavernise ed il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani.

Il primo, critico nei confronti del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, si chiede dove siano «i rinforzi promessi» nel nordest calabrese. Il secondo, nel condannare «un attentato alle istituzioni come la scuola», replica al portavoce grillino domandando cosa «abbiano prodotto i governi Conte e quelli a trazione grillina» per la Sibaritide.

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In una lunga e calda giornata – anche climatica – a seguito dell’episodio del Majorana, Tavernise attacca, invitando «la sottosegretaria Wanda Ferro» ad uscire «dalla cortina di silenzio e restituisca a imprenditori e cittadini della Sibaritide la doverosa fiducia nelle istituzioni».

L’argomento non sfugge a Ernesto Rapani che in prima battuta esprime biasimo per il grave episodio per poi appellarsi ai sindaci di Corigliano Rossano e Cassano allo Ionio, Flavio Stasi e Gianni Papasso, affinché «richiedano al prefetto la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica».

A seguire il senatore Rapani critica l’atteggiamento di Tavernise. «Sui grandi temi, e la sicurezza è certamente uno di questi – spiega il senatore in una nota – non possono esserci divisioni di sorta e tutte le istituzioni dovrebbero agire unitariamente e nella stessa direzione. Compreso il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, sempre pronto a criticare gli altri, in questo caso la classe dirigente di Fratelli d'Italia, e mai ad analizzare cosa e quanto abbiano prodotto il governo Conte e tutti quelli a trazione grillina per il nordest calabrese. Domanda ovviamente retorica perché è sotto gli occhi di tutti come quei governi non solo non siano stati capaci di muovere un solo dito, ma abbiano previsto l'elevazione a commissariato "entro" il 2026, un lasso di tempo molto ampio in cui forse speravano di poter continuare a governare con trappole simili a quella del Reddito di cittadinanza. Tavernise può stare tranquillo: il governo Meloni, nel corso di questo primo mandato adeguerà e ripristinerà la presenza dello Stato nel territorio della Sibaritide. La lotta alle mafie non può trasformarsi in terreno di scontro per chi riveste ruoli istituzionali».

Una presa di posizione, quella del rappresentante del partito della Meloni, che in serata induce il pentastellato alla risposta.

Il senatore Rapani – ha scritto Tavernise – «in merito all’elevazione a primo dirigente del commissariato di Corigliano Rossano, lontano da ogni polemica è il caso che chieda lumi al suo sottosegretario Molteni in quota Lega.  Anticipando la risposta ad un’interrogazione parlamentare, nella scorsa legislatura fu proprio l’allora ed attuale sottosegretario Molteni a indicare i tempi per la definizione del decreto ministeriale utile ad elevare il nostro commissariato a primo dirigente. Resta in ogni caso che da otto mesi il governo nazionale è guidato dal centrodestra. Auspico quindi un intervento del rappresentante parlamentare di maggioranza perché i tempi dettati dal sottosegretario Molteni della Lega siano notevolmente ridotti e date le circostanze arrivi presto l’elevazione del nostro commissariato».