Il sindaco Ammirati ha ripercorso la storia delle concessioni silane, chiedendo alla multinazionale un confronto per un uso condiviso delle risorse idriche. Cittadini e amministrazione sono pronti alla protesta
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La comunità di Cotronei ha lanciato un vero e proprio guanto di sfida alla multinazionale A2a, concessionaria degli invasi silani per la produzione di energia elettrica. Lo ha fatto nel corso di una conferenza pubblica, moderata dal sindaco Antonio Ammirati che ha ricevuto il pieno sostegno della sua giunta, del Consiglio comunale e delle altre forze politiche al fine di tutelare gli interessi della comunità locale.
La conferenza era stata promossa da due gruppi consiliari: Cotronei 2030, di cui fa parte il sindaco, e Cotronei Bene Comune. Ammirati ha introdotto i lavori con una lunga relazione sulla storia delle centrali idroelettriche ricadenti nel territorio comunale, sulle necessità della popolazione e sull’«enorme lucro» che ad A2A deriva dallo sfruttamento delle acque e degli impianti idroelettrici del territorio, al momento senza ricadute o benefici per la popolazione. Una questione vecchia, questa del mancato rilascio dell’acqua per gli usi agricoli da parte di A2a a cui, al momento, non si è trovata soluzione.
Ammirati ha trattato tutti gli aspetti relativi all’utilizzo della risorsa idrica, compresi quelli riguardanti la scarsa disponibilità di acqua potabile causata dalla siccità e le esigenze degli agricoltori, anche ricordando che, da un uso plurimo degli impianti, nel tempo si è assistito a un utilizzo esclusivo per la sola produzione di energia. Fra l’altro basterebbe un piccolo investimento da parte della multiutility lombarda, con la creazione di una cabina di accumulo, per risolvere il problema.
Il consigliere comunale Pietro Secreti ha riassunto le «grandi battaglie» condotte dai contadini e dagli operai per mantenere e potenziare la produzione di energia elettrica nel territorio, sfociate nella costruzione della centrale idroelettrica di Timpa Grande, con un investimento pubblico di 750 miliardi di lire.
Lo stesso consigliere comunale ha rammentato tutti i benefici che quelle lotte civili e democratiche hanno prodotto in termini di lavoro, redditi, crescita economica e sociale. Gli altri intervenuti, esponenti politici, imprenditori e membri della società civile, hanno manifestato la loro disponibilità a sostenere l’amministrazione comunale in un’azione di democrazia, civiltà e diritti che riequilibri il rapporto tra la multinazionale A2A e la comunità locale.
In sintesi, la cittadinanza di Cotronei è pronta a costruire un’articolata piattaforma rivendicativa, anche considerata l’importanza dell’acqua nell’attuale fase di cambiamento climatico globale.
«Nell’unità, Cotronei ha dato – commenta il sindaco Ammirati – un segnale molto chiaro ad A2A, che ci auguriamo sia raccolto e compreso». Nelle prossime settimane ci saranno altre iniziative per concretizzare le rivendicazioni della comunità di Cotronei. Parte già da ora un monito ad A2A, finalizzato ad aprire un tavolo di discussione con la stessa multi-utility lombarda, «che – avverte il sindaco Ammirati – dovrà dirci come intende contemperare le esigenze di produzione con le istanze territoriali, da troppi anni eluse».
In sostanza, l’amministrazione comunale e la cittadinanza di Cotronei attendono segnali concreti da parte di A2A, pronte ad ogni iniziativa di lotta democratica e civile.