VIDEO | La situazione delle casse pubbliche non spaventa gli aspiranti alla carica di primo cittadino. Si moltiplicano le indiscrezioni sui nomi in ballo nell'area democrat e nel centrodestra. I 5s tacciono, mentre le prime candidature ufficiali sono espressioni del civismo
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Le casse disastrate del comune non spaventano gli aspiranti sindaci del capoluogo bruzio. Si andrà alle urne tra meno di un anno e le candidature continuano a fioccare da destra a sinistra. I maggiori partiti lavorano sotto traccia, nel delicato compito di tessere alleanze, mentre ai nastri di partenza si sono già collocati diversi outsider.
L'assessore in corsa
Ufficiale la corsa dell’assessore ai quartieri Francesco De Cicco. Nella sua pagina social appare con la fascia tricolore e con dodici simboli a sostegno, molti dei quali però, appaiono ancora come contenitori vuoti. Punta sull'elettorato dei quartieri popolari e delle periferie. E però, proprio l'abbandono delle zone decentrate a vantaggio del cosiddetto salotto buono, è tra i motivi di malcontento della gestione di Mario Occhiuto, cui lo stesso De Cicco ha partecipato.
Dal ghetto sul Crati a Palazzo dei Bruzi
C'è poi la candidatura di Luigi Bevilacqua, cresciuto nel ghetto di Via Reggio Calabria, primo aspirante sindaco di un capoluogo di provincia italiano di etnia rom. Le sue posizioni sono distanti dall'amministrazione uscente. Nel suo programma la ricucitura del tessuto urbanistico e sociale delle diverse aree della città, oggi talmente slacciate, sostiene, da alimentare preoccupanti fenomeni di emarginazione.
Anche i Prendocasa in campo
Lavorano ad un'aggregazione popolare pure gli esponenti del comitato Prendocasa insieme al collettivo femminile Cosentine in lotta. Secondo i rumors della piazza avrebbero individuato in Ferdinando Gentile la persona su cui puntare.
Sperano di attrarre anche le forze della sinistra, riunite nella passata tornata elettorale del 2016 intorno al candidato Valerio Formisani, rimasto fuori dal consiglio per una manciata di voti.
Il candidato dello scudocrociato
Tra i candidati a sindaco di Cosenza ci sarà poi un dirigente storico dell'area centrista, Franco Pichierri, cresciuto politicamente nella vecchia Democrazia Cristiana, e pronto a mettersi alla prova sotto il simbolo dello scudocrociato e le insegne dell'Udc.
Nel 1996 tentò la scalata a Montecitorio con il centrodestra nel collegio camerale di Rende, sconfitto dal candidato dell'Ulivo. È stato presidente del Comac di Montalto e per molti anni vicino a Mario e Roberto Occhiuto. Nel 2018 era capolista al proporzionale di Civica Popolare, il movimento guidato dall'ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Le schermaglie nel centrosinistra
Ancora molto fluido ed incerto appare invece il quadro nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra. Nel Pd le posizioni tra il vecchio corso costruito sull'asse Oliverio-Guglielmelli-Bruno Bossio e l'attuale gruppo dirigente locale che fa capo a Guccione, Miccoli e Iacucci, sono ancora distanti. Sarà difficile trovare una sintesi.
La parola d'ordine è coesione, che è anche la formula giusta per essere competitivi. Nel 2016 gli accordi sottobanco tramati nell'ombra portarono ad un tracollo: il centrosinistra per un po' illuse Enzo Paolini, ma aveva già deciso di incoronare Lucio Presta il quale a cinque giorni dalla presentazione delle liste si diede alla macchia, costringendo Carlo Guccione ad immolarsi in una competizione già persa in partenza.
Tra gli aspiranti la componente socialista propone Franz Caruso. I democrat pensano a Giacomo Mancini ma anche a Giuseppe Giudiceandrea.
Gentile a sorpresa
Sul fronte del centrodestra scendono le quotazioni del vicesindaco Francesco Caruso, lasciato indietro da Rosaria Succurro, persona di fiducia di Jole Santelli, è stata candidata alle Regionali nella lista della presidente, ma anche di Mario Occhiuto: è infatti l'unico componente della giunta comunale costantemente in carica fin dal 2011.
Si registra poi il dinamismo di Fabrizio Falvo, animatore di Cosenza Futura, e quello di Katya Gentile, leader dell’Associazione Legittimamente, simpatizzante della Lega. Anche Fratelli d'Italia vorrà dire la sua, ma a squassare gli equilibri, potrebbe intervenire l'autonoma candidatura dell’ex sottosegretario Antonio Gentile il quale, dopo la lunga militanza tra i banchi di Palazzo Madama, medita di chiudere la sua carriera politica con un impegno diretto alla guida della sua città.
Pentastellati dimessi
Infine saranno della partita, senza aver ancora espresso una candidatura, il Movimento Noi di Fabio Gallo ed i Cinquestelle, ancora lontani da un reale radicamento sul territorio ed avulsi dal dibattito politico, a dispetto dell’ampia rappresentanza parlamentare eletta in Calabria.
Dalla sconfitta incassata a gennaio, i pentastellati appaiono dimessi ed anche loro divisi in correnti contrapposte, con Laura Ferrara e Nicola Morra come punti di riferimento.