Il palazzo della Provincia di Cosenza si tinge di rosa con l’elezione di Rosaria Succurro. La sindaca di San Giovanni in Fiore è la prima donna ad arrivare alla presidenza dell’Ente. Immediata la proclamazione, in tarda serata, nella sala Giunta del palazzo di Piazza XV Marzo, con la lettura del verbale definitivo dei risultati elettorali.

I voti dei tre candidati

La candidata unitaria di centrodestra ha ottenuto poco più del 42 percento delle preferenze, superando i due competitor, Ferdinando Nociti e Flavio Stasi. Il sindaco di Spezzano Albanese, candidato ufficiale del centrosinistra, sostenuto da Pd, Psi, Italia Viva, Cinquestelle, si è fermato al 38,35%. Il primo cittadino di Corigliano-Rossano ha sfiorato il venti percento. Una performance forse inattesa, determinante per drenare consensi a Nociti e spianare la strada alla Succurro. Sulla carta, al facente funzioni uscente Nociti, sono mancati i voti che sperava di racimolare tra i consiglieri del comune di Rende.

L’incidenza delle divisioni tra i democrat

Nella valutazione dei numeri, l’esponente democrat ha riportato 31 voti nell’ambito dei tre comuni di fascia E, quelli con più di trentamila abitanti. Si tratta dei comuni di Cosenza, Corigliano-Rossano e appunto, Rende. Tenendo conto dell’ampia maggioranza di cui gode il centrosinistra a Palazzo dei Bruzi, proprio nella città del Campagnano sembrano mancare all’appello, sulla base di una prima analisi, almeno cinque preferenze. Certamente non ha giovato alla campagna elettorale il clima di profonda divisione nel Partito Democratico, culminato nel rinvio del congresso provinciale. Né la gestione della posizione di Flavio Stasi, per lungo tempo illuso dal commissario Francesco Boccia e poi mollato nel momento della verità ritenendo forse, che non avesse la forza non tanto di riscuotere consensi, ma addirittura di raccogliere le firme a sostegno della propria candidatura.

Gioco di squadra

Errori di valutazione che tuttavia non inficiano l’affermazione della Succurro che è una vittoria del centrodestra nella sua interezza. Premiata la capacità di individuare senza tentennamenti una figura su cui investire e di coinvolgere nella scelta la vasta galassia dei comuni sparsi nella provincia, anche i più periferici: «C’è stata una importante sinergia – ha commentato a caldo la neo eletta presidentessa – Il valore aggiunto del mio mandato sarà il dialogo, l’ascolto, ma anche la concretezza e la progettualità. Conosco il territorio, ritengo possa essere meglio valorizzato».

Ricordando Jole Santelli

Dopo la proclamazione, in un breve ringraziamento rivolto ai propri sostenitori, Rosaria Succurro ha rivolto un pensiero alla compianta Jole Santelli, scomparsa nell’ottobre del 2020. «Appena un anno e mezzo fa – ha ricordato - dopo la mia elezione a sindaca di San Giovanni in Fiore, Jole Santelli espresse il desiderio che io diventassi presidente della Provincia. Sono certa che da lassù sta festeggiando insieme a noi. Per me rimane sempre una bussola».