Cosenza, Occhiuto fa crescere il debito. Covelli: «Basta danni, mandiamolo a casa»

Convocato il consiglio comunale per lunedì 11 novembre, all’ordine del giorno il riconoscimento di un altro milione e 200mila euro di debiti fuori bilancio. Se manca il numero legale, il Comune si scioglie. Occhi puntati su alcuni consiglieri d’opposizione che fino ad ora hanno garantito la continuazione dell’attuale esperienza amministrativa

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di Pa. Mo.
6 novembre 2019
16:13
I debiti del Comune di Cosenza
I debiti del Comune di Cosenza

A quanto sembra, Mario Occhiuto, continua a tirare debiti fuori bilancio a sequenza, che si vanno ad aggiungere ai 350 milioni già certificati dalla Corte dei Conti. Apprendiamo da un post su Facebook, pubblicato dal consigliere d’opposizione del PD Damiano Covelli, che lunedì 11 novembre, il consiglio comunale della città bruzia, oltre alla dichiarazione di dissesto finanziario, è chiamato a riconoscere un altro milione e 200 mila euro di debiti fuori bilancio. «Ancora debiti per il comune di Cosenza. - scrive il consigliere Covelli- Non c'è tregua per le già dilaniate casse comunali: dopo la certificazione del dissesto finanziario da parte della Corte dei Conti con l'individuazione di 350 milioni di euro di debiti, lunedì 11 novembre il consiglio comunale è chiamato a riconoscere altri debiti per una cifra pari a 1.200.000 di euro circa».

 


«Un ulteriore schiaffo ai cittadini, alle aziende, alle imprese e ai fornitori che da anni aspettano quanto dovuto, -prosegue l’esponente politico d’opposizione-. Mi appello a tutti i consiglieri comunali che amano la città affinché giorno 11 si decreti la fine di questa nefasta esperienza amministrativa. La città merita un altro Sindaco. Evitiamo che Occhiuto e la sua giunta facciano ulteriori danni. Mandiamolo a casa!».

 

L’appello del consigliere Damiano Covelli sembra diretto a quei consiglieri comunali che sulla carta risultano d’opposizione ma che sostanzialmente da mesi mantengono il numero legale a Mario Occhiuto. Infatti, se la partecipazione si fermasse sotto le 18 presenze, considerato la materia di bilancio all’ordine del giorno, lo scioglimento del consiglio comunale sarebbe automatico. Tuttavia, difficile che i consiglieri d’opposizione solo sulle carte si spingeranno fino a tanto. Il caso più eclatante è quello di Marco Ambrogio, che nonostante fosse stato eletto nelle file del PD e, quindi, espressione dell’opposizione, da qualche tempo, ha preferito crearsi un gruppo autonomo, con il quale garantisce a Occhiuto il numero legale. Difficile tutto ciò, non abbia un nesso con la circostanza nota, ma non per questo meno paradossale, che la moglie di Ambrogio, Rosaria Succurro, sia anche assessore della giunta Occhiuto. Saremo curiosi, lunedì di ascoltare la posizione del consigliere Ambrogio per comprendere se realmente la sua collocazione è all’opposizione oppure nella maggioranza.

Pa.Mo

 

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Giornalista
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