A poche ore dall’avvio delle operazioni di voto ci sarebbero almeno venti seggi nel comune di Cosenza ancora non costituiti, a causa della rinuncia dei relativi presidenti. L’ufficio elettorale di Palazzo dei Bruzi è alle prese con le attività di surroga, ma non avendo preventivamente allestito un elenco di possibili sostituti, il rimpiazzo procede con grandi difficoltà.

Cosa dice la legge

I presidenti di seggio sono nominati dal presidente della Corte d’Appello, nel caso della città di Cosenza, l’organismo competente è quello di Catanzaro, attingendo ad un apposito albo al quale possono iscriversi tutti i cittadini di età compresa tra i 18 ed i 70 anni diplomati, iscritti alle liste elettorali e ritenuti idonei a svolgere il delicato compito. Chi viene nominato ed è impossibilitato ad assumere l'incarico deve comunicarlo tempestivamente alla Corte d’Appello per essere sostituito.

La palla passa al sindaco

Ma quando la rinuncia arriva a ridosso dell’insediamento, la palla passa al sindaco: tocca a lui individuare persone disponibili da delegare alle funzioni di presidente le quali possono anche non essere iscritte all'albo della Corte d'Appello, purché in possesso dei requisiti. La defezione dell’ultimo momento è una circostanza tutt’altro che remota. È la rilevanza del fenomeno a costituire una eccezionalità. In riva al Crati sono presenti 82 sezioni. L’assenza di venti presidenti equivale a più di un quinto del totale.

L'albo dei sostituti

In altri comuni italiani si è provveduto a prevenire il problema attraverso la costituzione di un albo di delegati del sindaco oppure attraverso un preventivo avviso pubblico destinato a formare una short list apposita da cui pescare in caso di necessità. Strumento del quale non si sarebbe dotato invece il Comune di Cosenza per cui, secondo indiscrezioni, sarebbe in corso una spasmodica  quanto anomala ricerca di figure disposte ad assumere l’incarico con così poco preavviso.

Problema grave?

Non è chiara la gravità del problema. Il dirigente del settore Affari Generali di Palazzo dei Bruzi Wlater Bloise più volte contattato telefonicamente, non ha voluto offrire alcuna notizia o chiarimento in merito, contribuendo ad alimentare il vorticoso tam tam già partito sui social circa il rischio di non riuscire ad avviare in tutte le sezioni le operazioni di voto a partire dalle ore 7,00 di domenica mattina, come previsto dalla legge.