«Questo è il mio ultimo Consiglio comunale, nei prossimi giorni rassegnerò le mie dimissioni». L’assessore al bilancio di Palazzo dei Bruzi, Luciano Vigna, lascia la giunta dopo averne fatto parte per sette anni, fin dal primo esecutivo guidato dal sindaco Mario Occhiuto. La decisione era nell’aria già all’indomani della condanna inflittagli dalla Corte d’Appello di Catanzaro per bancarotta fraudolenta nell’ambito del processo Tesi.

 

Scelta condizionata dagli ultimi eventi

«La mia è una scelta meditata  che anticipo di qualche mese – dice Vigna durante i lavori del consiglio comunale con all’ordine del giorno proprio l’approvazione del bilancio triennale – certo condizionata dagli ultimi eventi. Non sono un politico, ho solo messo al servizio il mio lavoro e i miei sacrifici raggiungendo l’obiettivo più bello, amministrare il mio comune. Se una mattina ti svegli e vedi che altre persone ti giudicano moralmente, persone che vivono di politica e che forse hanno meno requisiti di me, allora ti chiedi che senso ha mettere la propria professionalità, il nome e la storia personali sulla bocca di queste persone, essere giudicato rispetto a fatti che riguardano la mia sfera personale, risalenti a 14 anni fa, comportamenti dei quali sono fiero».

 

Vince chi reputa la politica una professione

«Ho la convinzione che un giudizio scevro da condizionamenti territoriali possa esaminare obiettivamente la situazione, proprio per questo non posso mettere il mio lavoro sotto la lente di persone con cui non prenderei nemmeno un caffè. L'unico elemento di tristezza è che ancora una volta vincono coloro che reputano la politica una professione e vivono il loro mondo in un contesto regionale da padroni. Quando ci saranno meno politici di professione e persone più preparate avremo contesti e amministrazioni più adeguate». Luciano Vigna conclude dicendo «Sarò sempre accanto al sindaco in questa battaglia di cambiamento».

 

Anche Luca Morrone vota a favore del bilancio

Il bilancio di previsione è stato approvato con 18 voti favorevoli registrando il solo voto contrario del consigliere Marco Ambrogio. Hanno invece votato a favore sia Luca Morrone che Giovanni Cipparrone. Morrone, candidato nel 2016 a sostegno di Guccione, è dunque rientrato pienamente nell’alveo del centrodestra, come del resto confermato anche dal suo impegno a sostegno della lista Udc – Noi con l’Italia nelle politiche del 4 marzo. I consiglieri dei gruppi di minoranza Pd, La Grande Cosenza, Uniti per la Città e Psi hanno deciso di disertare l’aula in segno di protesta. Avrebbero voluto un maggiore coinvolgimento nella stesura del bilancio di previsione.

 

Occhiuto: «Luciano Vigna fondamentale artefice dei nostri successi»

Nel suo intervento conclusivo, il sindaco Mario Occhiuto attraversa quanto realizzato dalla sua amministrazione «Cosenza – dice – è oggi una città viva, più ricca di opportunità per tutti. Approviamo un bilancio che è un esempio delle buone cose fatte, che rafforza la direzione del risanamento». Su Luciano Vigna aggiunge: «I meriti non sono soltanto miei, senza Vigna, questo sindaco e questa amministrazione non avrebbero raggiunto determinati risultati. Meriti che si allargano alla squadra, alla giunta, allo staff, ai consiglieri. Luciano è stato in questi sette anni un elemento fondamentale di questa squadra, artefice principale di questo successo e non rinuncerò al rapporto costruttivo con lui. La mia fiducia negli assessori è immutata, mi attengo alla legge ma non riconosco come giusto questo provvedimento».