Il presidente della commissione Bilancio in municipio propone di sfruttare le novità inserite nell'ultimo decreto fiscale per riorganizzare il calcolo dell'imposta sui rifiuti e supportare i professionisti danneggiati dalla pandemia
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Imposta sui rifiuti più bassa per gli studi professionali di Cosenza? Il cavillo per renderlo possibile c'è e Giuseppe d'Ippolito, presidente della commissione Bilancio di Palazzo dei Bruzi, vuol provare a farlo sfruttare al Comune.
Il capogruppo di FdI in sala Catera, infatti, ha deciso di farsi «promotore di una riorganizzazione del servizio Tari» per l'anno appena iniziato, nel tentativo di andare incontro a quelle categorie di lavoratori che, così «come innumerevoli altre», hanno visto crollare i loro redditi con l'esplosione della pandemia e le limitazioni che l'hanno seguita.
L'equiparazione con le banche
D'Ippolito spiega che nel decreto fiscale 2020 c'è una novità, inserita in sede di conversione, che permetterebbe di ricalcolare al ribasso la Tari. «La nuova disposizione – precisa il consigliere - modifica la disciplina del metodo normalizzato per la determinazione della Tari al fine di equiparare gli studi professionali alle banche e agli istituti di credito». Utilizzare i medesimi coefficienti di questi ultimi, permetterebbe quindi di non utilizzare più quelli tradizionali, ossia gli stessi di uffici e agenzie. «La modifica – sottolinea d'Ippolito - dovrebbe determinare una riduzione della Tari per gli studi professionali, una delle categorie colpite dalla crisi economica scatenata dall’emergenza Covid -19».
Serve il contributo di tutti
Il consigliere è uno dei diretti interessati, visto che di mestiere fa l'avvocato, ma spiega di voler lavorare sulla riorganizzazione dell'imposta solo perché «fedele al ruolo di interprete delle istanze sociali, da qualunque parte esse provengano». Il momento, d'altra parte, è difficile per tutti ed è necessario mirare ad «una equanime disciplina in materia di tasse dovute, al fine di evitare sperequazioni che mal si concilierebbero con lo spirito unitario che dovrebbe conformare tutti gli attori, sociali e produttivi». Nella sua battaglia d'Ippolito «profonderà ogni sforzo necessario», ma avrà bisogno di tutto l'appoggio possibile e non ne fa mistero: «È di tutta evidenza che questo processo di revisione della Tari – ha concluso Giuseppe d'Ippolito – prenderà le mosse da un lavoro di concertazione con l'assessore competente, con il consiglio comunale e tutta la commissione Bilancio».