A Cosenza persiste l’annoso problema della carenza idrica. La denuncia giunge dal capogruppo di “La Grande Cosenza” Enrico Morcavallo.
«La tristezza e l’amarezza più grande - ha sostenuto l’esponente della minoranza in un comunicato stampa - deriva dalla velleità di chi vuol far credere ai cosentini, e non solo, che Cosenza sia una città europea e moderna. Tutt’altro, la nostra città è sofferente e carente di servizi essenziali. Esempio lampante: la perenne ed atavica carenza idrica. Non si può minimamente pensare di essere europei, oppure di candidarsi a “capitale della cultura”, se poi nelle nostre case non c’è l’acqua neppure per lavarsi».

 


Addirittura, in alcune zone della città, i residenti, «come in tempi guerra», possono usufruire del servizio, «“razionando” il prezioso liquido, solo per alcune ore, con tutti i disagi annessi e causati da tale oltraggiosa privazione. Cosa ancora più grave, (inconcepibile per una qualsivoglia visione europea) i cittadini, per lavarsi, sono costretti, come si usava fare nel dopoguerra, a fare le scorte d’acqua, o ancor peggio, ad usufruire delle dispendiose bottiglie ad uso alimentare».

 


Ha poi aggiunto: «Oltretutto, si deve rammentare che le tasse comunali per l’utilizzo dell’acqua vengono recapitate nelle case dei cittadini, dal Comune di Cosenza, con una precisione certosina. Peccato, però, che la medesima precisione non sia ricambiata al momento di elargire il servizio idrico. Insomma, i cosentini pagano per un servizio che fa acqua da tutte le parti».

 


Quindi, le conclusioni: «Per poter vivere in una comunità di persone civili e dover utilizzare tutti i servizi indispensabili all’espletamento delle attività quotidiane, è necessario garantire la corretta e costante fornitura dei servizi al cittadino. Solo con il giusto adempimento, finalizzato alla fornitura dei servizi, (guardando oltre luci e lustrini) potremmo aspirare ad essere una città europea e culturalmente proiettata al futuro».

 

Da qui la richiesta al sindaco Mario Occhiuto «di adoperarsi, con tutti gli strumenti necessari, affinché, si possa risolvere definitivamente questo problema che coinvolge tutti i cosentini, e che ha causato già troppi disagi alla città».