Il consiglio comunale di Cosenza si appresta ad approvare il bilancio di previsione 2018-2020, legato al programma triennale delle opere pubbliche. La pratica però, con ogni probabilità, sarà discussa alla presenza dei soli esponenti della maggioranza, perché l’opposizione ha annunciato la volontà di disertare l’appuntamento.

Nessun confronto prima di arrivare in aula

«Non è possibile approvare un bilancio al buio – si legge in una nota congiunta diffusa dai gruppi Pd, La Grande Cosenza, Psi, Uniti per la Città - Nonostante le ripetute richieste di incontri e chiarimenti, l’amministrazione comunale ha continuato a far finta di nulla, non coinvolgendo i consiglieri sull’approvazione del documento contabile, continuando a mantenere un atteggiamento sbagliato, ostile e antidemocratico. Ecco perché non saremo presenti in Consiglio Comunale».

Manca il dialogo con le categorie sociali e produttive

«Abbiamo più volte denunciato – insistono i rappresentanti della minoranza - l’assenza dell’amministrazione e dell’assessore al bilancio nel corso delle riunioni della Commissione. Non si è voluto fare chiarezza evidentemente sulla situazione attuale della casse comunali, così come è evidente il tentativo di nascondere i veri debiti di Palazzo dei Bruzi. Non stiamo giocando una partita a poker e non ci stiamo a discutere e ad approvare un bilancio blindato, tenuto conto che non c’è stato alcun confronto con i consiglieri, con le associazioni di categoria sociali e produttive, il vero corpo vivo della città».

Città ostaggio dell'uomo solo al comando

 

«È fin troppo evidente – conclude l’opposizione - uno scollamento tra la dimensione prettamente gestionale e quella assembleare che viene puntualmente esclusa dalle decisioni finali e dalle scelte da compiere. Trascurare volutamente questo confronto significa non tener conto del ruolo dei consiglieri comunali democraticamente eletti e sempre a servizio dei cittadini. Cosenza non può essere ostaggio dell’uomo solo al comando. A questa logica e visione della cosa pubblica noi ci opponiamo e continueremo a denunciare atteggiamenti di arroganza politica».