I controlli sul commissario dell'Ao secondo la legge sarebbero dovuti scattare entro il 9 giugno, ma nessuno ha provveduto. Il consigliere ipotizza sia accaduto per evitarne la decadenza e interroga governatrice, ministro della Salute e parlamentari calabresi
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Ogni sei mesi si dovrebbe procedere a una verifica dell'attività dei direttori generali delle aziende ospedaliere e sanitarie. Lo prevede l’articolo 2 del decreto-legge 35/2019, ma né l’ufficio del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro guidato dal generale Saverio Cotticelli né il sub commissario ad acta Maria Crocco avrebbero provveduto a farlo. Perché? Il sospetto del consigliere regionale Carlo Guccione (Pd) è che, se lo avessero fatto, poi «avrebbero dovuto dichiarare decaduta la dottoressa Giuseppina Panizzoli, attualmente commissario dell’Ao di Cosenza».
Per togliersi il dubbio, il democrat ha presentato un’interrogazione a risposta scritta a Jole Santelli e l'ha inviata per conoscenza anche al ministro della Salute Roberto Speranza e ai parlamentari calabresi di Pd, Leu, Italia Viva e M5S.
Le scadenze non rispettate
«Entro il 7 maggio 2020 andava approvato l’atto aziendale dell’Ao di Cosenza. Il dipartimento Salute della Regione ha rilevato sostanziali incoerenze rispetto alle linee di programmazione definite con la Commissione preposta. Inoltre, nel 2019 l’indebitamento dell’Ao di Cosenza è aumentato rispetto al 2018», spiega Guccione. E qui entra in gioco il dl 35/2019. Per rispettarlo, Cotticelli avrebbe dovuto entro il 9 giugno 2020 effettuare una verifica straordinaria sull’attività della Panizzoli. E accertare, aggiunge il consigliere del Pd, «se le azioni poste in essere da ciascun direttore generale, e in questo caso dal commissario straordinario, sono coerenti con gli obiettivi di attuazione del Piano di rientro».
Le risposte chieste alla Santelli
Se l'esito della verifica fosse stato negativo, le conseguenze sarebbero state due: decadenza immediata dall’incarico e sostituzione, da parte di Cotticelli, della Panizzoli con un nuovo commissario. Ma il controllo non c'è stato e tutto è rimasto così com'era. Guccione parla di «gravi violazioni e criticità» che lo hanno spinto a rivolgersi alla governatrice. Ora toccherà a lei spiegare «quali iniziative urgenti intenda adottare per far in modo che all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza vengano garantiti gli obiettivi finanziari e sanitari, rispettando con trasparenza le leggi, a partire dall’articolo 2 del decreto-legge 35/2019». Una norma che, conclude il consigliere, «sarebbe stata non messa in atto volutamente».