Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha firmato un decreto di espulsione dalla giunta per Maria Pia Funaro, ormai ex sua vice. Il rapporto fiduciario tra i due era venuto meno, frantumatosi su una serie di divergenze tuttavia non di natura politica. Ieri sera una delegazione della federazione provinciale dem, formata dal segretario Vittorio Pecoraro e dal presidente del consiglio Giuseppe Mazzuca, era stata convocata dal primo cittadino. Dal Pd era emersa l’amarezza del sindaco nei confronti della loro prima eletta alle ultime amministrative, ma non era stata ravvisata l’imminenza e la portata della decisione. Le ipotesi sono due: un accordo con il sindaco o una presa debole al netto dell’esito.

Dal canto suo, Franz Caruso in una nota ha parlato di posizionamenti e incomprensioni che si sono posti in contrasto con la volontà di affermare una discontinuità con l’era Occhiuto. Poi si è focalizzato su una riunione di giunta di ieri pomeriggio in cui è stato approvato un nuovo schema di bilancio. «L’assenza del vicesindaco Maria Pia Funaro - ha detto - è stata la manifestazione più evidente di come, ormai, da più tempo la stessa sta interpretando una funzione non coerente verso l’impegno programmatico e la necessità di una intensa operatività amministrativa, che, soprattutto in questa fase, è richiesta ad ognuno di noi, per poter essere all’ altezza delle aspettative che i cittadini hanno riposto nel mandato elettorale che ci è stato affidato».

«La revoca della nomina di Maria Pia Funaro di componente della Giunta comunale, dunque, è dettata unicamente da queste ragioni. L’impostazione che in questi mesi passati abbiamo dato alla nostra azione amministrativa richiede oggi un cambio di passo. È richiesta - ha aggiunto Caruso – una accelerazione affinché si possa portare a compimento nell’arco della consiliatura l’effettivo processo di riorganizzazione e cambiamento della città che abbiamo avviato».

A pesare sulla decisione del primo cittadino pertanto non c’è un dato politico vero e proprio, ma un rapporto fiduciario venuto meno con l’ormai ex vicesindaca. La prima rottura risale a quando, insieme al capogruppo Pd Alimena, Funaro manifestò contrarietà sulla questione di Piazzetta Rodotà a Via Roma. Nuovi particolari emersi del faccia a faccia di ieri, raccontano di come questa questione (a distanza di un anno e mezzo) sia stata ripresa dal primo cittadino facendola pesare. Questa mattina, durante la presentazione del corso di Scienze Infermieristiche dell’Unical che si è tenuta nel centro storico di Cosenza, si carpiva che il provvedimento fosse nell’aria. Tutti gli assessori erano accomodati in prima fila, mentre Funaro era appoggiata mestamente ad un albero

Fatto sta che non si tratterà di una rimodulazione di giunta come dal Comune si erano affrettati ad evidenziare dopo che a fine agosto parlammo di un possibile scossone. Sarà un rimpasto vero e proprio che ha interessato le figure all’epoca indicate: l’assessore al Bilancio Francesco Giordano, dimessosi qualche settimana fa, e la titolare della delega all’Ambiente. Il rapporto fiduciario con il sindaco, circoscrivendo il campo a quest’ultima, era ormai inesistente e l’epilogo era scontato nonostante i tentativi di depistaggi.

Di recente, nella ricostruzione effettuata internamente all’amministrazione, è pesata anche la mancata elezione di Franco Colisto a presidente del collegio dei revisori, indicato da una parte del Pd e caldeggiato da Mazzuca con i consiglieri di maggioranza. L’esito, il giorno dopo l’indicazione, fu sorprendente e i diretti interessati reclamarono maggiore partecipazione nelle scelte facendo eleggere Andrea Manna.