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Volano gli stracci a Cosenza nel Partito Democratico. I sostenitori della mozione Orlando lamentano le mancate dimissioni da segretario provinciale del Pd di Luigi Guglielmelli, candidato nelle liste renziane.
«Ci saremmo aspettati che il segretario provinciale, una volta maturata la decisione di scendere in campo, come è nel suo pieno diritto, a favore di uno dei tre candidati, si fosse autosospeso, affidando la guida della Federazione di Cosenza ad una reggenza unitaria del partito - sostiene, in una nota, il coordinamento regionale della Mozione Orlando - Non è sufficiente - aggiunge il Coordinamento - che Guglielmelli si sia tardivamente dimesso dalla carica di presidente provinciale dalla Commissione per il Congresso. Controllore e controllato sono ruoli che, in qualsiasi democrazia, non possono essere ricoperti dalla stessa persona. Tutto questo perché la struttura della Federazione provinciale deve essere al servizio di tutto il partito e non di una sola parte.
Auspichiamo - dice ancora la Mozione Orlando - che tutto ciò avvenga al più presto per impedire che si possa esercitare un condizionamento durante la fase congressuale. Se tutto ciò non si dovesse verificare al più presto, saremo costretti, nostro malgrado, a prendere decisioni che ci porterebbero a non partecipare alla fase congressuale».
A stretto giro arriva la replica: «Siamo molto sorpresi dall'ultimo comunicato della mozione Orlando sul segretario di Federazione Luigi Guglielmelli. Dovrebbero sapere gli amici Orlandiani che la fase congressuale è interamente gestita dalla Commissione per il Congresso e non dai segretari di circolo, di federazione o regionali - scrive il "Coordinamento Renzi" di Cosenza - A norma di regolamento congressuale, inoltre - aggiunge il Coordinamento Renzi- se un membro della commissione si candida in una lista, deve dimettersi dalla commissione, cosa che Luigi Guglielmelli ha fatto immediatamente prima di candidarsi.
Le parole degli "orlandiani" sono dunque del tutto pretestuose e ingiustificate. Sono decine, infatti, in tutta Italia i casi di segretari di federazione e regionali candidati in liste a sostegno dei vari candidati. Dovrebbero anche sapere gli amici orlandiani che i segretari politici hanno pieno diritto di partecipare alla fase congressuale, portando avanti il proprio punto di vista. Proprio per questo motivo esistono le commissioni per il congresso, al fine di garantire imparzialità e controllo nell'organizzazione e preparazione delle primarie.
Siamo certi - concludono i renziani cosentini - che la commissione di Cosenza saprà garantire trasparenza e imparzialità, così come ha fatto durante le convenzioni di circolo. Respingiamo pertanto al mittente polemiche ingiustificate e prive di ogni fondamento regolamentare e statutario».
Salvatore Bruno