La deputata del Movimento 5 Stelle auspica che il governo potenzi le strutture sanitarie nella nostra regione per fronteggiare un eventuale aumento di contagi da Covid-19
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«L'assunzione di 20mila nuove unità di personale medico prevista nella bozza del nuovo decreto-legge governativo è una buona notizia per l'intero sistema sanitario italiano. L'auspicio è che anche gli ospedali calabresi siano messi nelle condizioni di far fronte al meglio all'emergenza coronavirus». Lo afferma la deputata del Movimento 5 stelle Federica Dieni.
Ascoltare i medici
«Gli allarmi lanciati nelle scorse ore – scrive la grillina - da varie federazioni di medici, circa la sostanziale inadeguatezza del sistema regionale di fronte a una possibile epidemia in Calabria, devono essere presi nella massima considerazione. Gli ospedali e le strutture calabresi, a causa di una politica di tagli lunga un decennio, oggi non sono in grado nemmeno di assicurare le prestazioni lea, figuriamoci un'assistenza straordinaria in caso di aumento di contagiati da Coronavirus. Bene dunque ha fatto la Regione Calabria a chiedere al ministero della Salute l'assunzione di medici specializzati in Pneumologia, Rianimazione e Infettivologia e l'innesto di infermieri e operatori sociosanitari. È altresì necessario che il reclutamento di nuovo personale avvenga per mezzo dello scorrimento delle graduatorie tuttora vigenti».
Posti letto ed equipaggiamento
La deputata calabrese chiede investimenti anche sulle attrezzature e sui posti letto. «È, inoltre, il caso – prosegue Dieni – di procedere con investimenti immediati circa i posti di terapia intensiva presenti in tutta la regione e per l'acquisto dei necessari equipaggiamenti (mascherine, guanti, occhiali) per tutto il personale sanitario che, con grande spirito di servizio, in queste ore sta fronteggiando una crisi senza precedenti». «Fortunatamente – conclude la portavoce 5 stelle –, la situazione calabrese appare oggi meno grave rispetto a quella di altre regioni, ma è doveroso agire per tempo e lavorare affinché il sistema sanitario regionale si faccia trovare pronto».