Un incontro romano sulla vertenza della centrale Enel ha fatto andare su tutte le furie le forze di opposizione in Consiglio comunale e Stefano Mascaro già sindaco dell’ex città di Rossano. Tutto ha origine da una nota stampa del capogruppo del Pd in Consiglio regionale che nelle ultime ore ha annunciato un “incontro urgente” con il sottosegretario dello Sviluppo economico, Alessia Morani, per discutere delle sorti dell’Enel al quale prenderà parte anche il sindaco di Corigliano-Rossano.


Nutrito disappunto è stato espresso dall’ex primo cittadino Stefano Mascaro che parla di «incontri romani promossi da singoli partiti, o parte di essi, con regie estranee al territorio che pur detiene nutrite rappresentanze parlamentari. Il futuro di Contrada Cutura coincide con il nostro futuro, dell’intero arco ionico e con il nostro sviluppo turistico che, con la pace dei giusti, riconsegni alla proprietà l’area interessata e riconsegni la dignità al territorio senza più ingombri che limitano e impediscono il rilancio del turismo e che, considerati gli ultimi tristi avvenimenti pandemici, mettono il Sud dell’Italia in buona vetrina. Con la nostra Amministrazione abbiamo lavorato con serietà con l’ Enel, unitamente a Regione Calabria, Università della Calabria e Politecnico di Milano, ma oggi non possiamo non riconoscere che quel tentativo, durato 2 anni, non è riuscito. Tutti gli incontri sono stati fatti a Rossano alla presenza dell’intero consiglio comunale e delle rappresentanze sindacali, ma mai in forma privata». «Sarebbe auspicabile – conclude Mascaro- che l’Enel rinunciasse a incontri di salotto e che preferisca venire o ritornare a sedersi al tavolo del territorio, perché il territorio non deve e non può essere mortificato da nessuno».

Il sindaco Stasi strizza l’occhio al Pd  

In linea con le posizioni dell’ex sindaco di Rossano, le forze politiche di minoranza (Costantino Baffa, per il gruppo consiliare Lega Salvini - Vincenzo Scarcello, Raffaele Vulcano e Gennaro Scorza - per il gruppo consiliare “Unione di Centro” - Adele Olivo – per il gruppo consiliare “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”) secondo le quali il sindaco Stasi non deve «aver bisogno della “balia” politica di un partito per parlare con un sottosegretario.

A meno che non ci sia un’interlocuzione diretta con quello stesso partito, in questo caso il Pd, a cui il primo cittadino sta guardando da tempo con interesse per ritagliarsi un posto al sole». «Un sindaco dovrebbe avere autorevolezza ed autonomia di alzare un telefono ed interfacciarsi con il governo o, quantomeno, con i rappresentanti parlamentari del suo territorio e rivendicare ascolto. Invece a Corigliano-Rossano siamo arrivati all’assurdo. L’immagine è surreale ma vera: il primo cittadino che si fa accompagnare mano nella mano dal Pd ad un incontro con un sottosegretario. Perché questo? Solo per una mera speculazione politica. Solo per propaganda e per facilitare il traghettamento del sindaco all’interno del Pd. La questione Enel, invero, è solo uno specchietto per le allodole. Anche perché è una vicenda così complessa che anche un bambino capirebbe che non può essere affrontata e risolta con un incontro nelle segreterie del Ministero. Quindi, recepiamo che il sindaco di Corigliano-Rossano sta per tesserarsi al partito di Zingaretti, gli facciamo gli auguri anche per le sue ambizioni future ma non si mettano in mezzo inutilmente le questioni strategiche della città e del territorio. Che invece devono essere affrontare con maggiore serietà e rispetto dei cittadini».

L’opposizione ricorda che la città esprime 4 parlamentari

 La minoranza ricorda di aver richiesto sette mesi or sono alla  segreteria della Presidenza del Consiglio una richiesta di convocazione di un’Assemblea civica monotematica per avere riscontri pubblici e ufficiali sulle prospettive dell’area industriale di contrada Cutura-Sant’Irene. «Un Consiglio comunale aperto al quale avevamo chiesto che venissero invitati i Ministri dello Sviluppo economico e del Sud oltre che l’Amministratore delegato di Enel. Sarà mai possibile esaudire questa richiesta? Si è in grado di mettersi in contatto con gli interlocutori istituzionali e stabilire una data? Ma, soprattutto, c’è la volontà? Ricordiamo che la nostra città esprime ben 4 parlamentari, tutti di maggioranza e forza di governo. Ecco perché sentiamo l’obbligo di investirli del problema, congiuntamente al Governo regionale (non solo al capogruppo del PD al quale ci verrebbe da chiedere cosa abbia fatto il suo partito per risolvere la questione Enel in cinque anni alla guida della Calabria) affinché si facciano portavoce delle istanze del territorio. Solo così, probabilmente, si riuscirà davvero ad interloquire in modo costruttivo con il Governo per riaprire quantomeno una discussione sulle grandi questioni del territorio».