Edmondo Cirielli (Affari esteri) ha presieduto un incontro sul Piano Mattei, il programma italiano di aiuti e investimenti per contrastare l’immigrazione clandestina. Ma l’attenzione era concentrata sul debutto del consigliere regionale di Forza Italia in corsa per il Comune: «Necessario invertire la rotta tracciata da Stasi»
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"Piano Mattei e situazione internazionale”. È stato questo il tema di un convegno organizzato da Fratelli d’Italia a Corigliano Rossano, concluso dall’intervento del vice ministro agli affari esteri, Edmondo Cirielli. L'evento ha voluto rappresentare un momento di riflessione e di condivisione delle strategie che il governo Meloni sta intraprendendo per promuovere lo sviluppo e l'inclusione sociale in Africa e l'importanza della cooperazione tra l'Italia e l'Africa.
All’incontro erano presenti il presidente ed il coordinatore del circolo di FdI di Corigliano Rossano, Giuseppe Villella e Gioacchino Campolo, il presidente provinciale del partito, Angelo Brutto, la referente di Gioventù nazionale, Francesca Geraci, il vice presidente della Provincia di Cosenza, Giancarlo Lamensa e la consigliera regionale Luciana De Francesco. Tra i saluti istituzionali, anche quello portato dalla candidata sindaco del centrodestra alle prossime elezioni amministrative di Corigliano Rossano, Pasqualina Straface che ha puntato il suo dire sulla necessità di invertire la rotta intrapresa da Flavio Stasi, puntando sulla competenze e sulle capacità amministrative.
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Anche per il senatore Ernesto Rapani, prima di sottolineare la necessità di «un approccio orientato alla cooperazione e alla solidarietà» col Piano Mattei, si è soffermato sulle prossime comunali previste il 9 e 10 giugno prossimi. «C'è ancora un tassello mancante nella filiera istituzionale del centrodestra, e quel tassello è il comune. Per completare il nostro percorso verso la piena rappresentanza e autogoverno, abbiamo scelto di candidare Pasqualina Straface, che incarna la passione, la dedizione e la visione per il nostro territorio. Pasqualina non è solo una candidata; è una leader che porta con sé una vasta esperienza nel servizio pubblico e un profondo amore per la nostra comunità. La sua candidatura rappresenta un'opportunità per portare avanti le nostre ambizioni, per dare voce alle esigenze dei cittadini e per costruire un futuro più luminoso per Rossano e Corigliano Rossano. Con Pasqualina Straface al timone, possiamo guardare avanti con fiducia e determinazione. È giunto il momento di completare il nostro puzzle, di unire le nostre forze e di perseguire il nostro destino comune. Insieme, possiamo plasmare un futuro in cui Rossano e Corigliano Rossano brillano come esempi di unità, progresso e speranza».
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Cirielli: «Il piano Mattei è una strategia per contrastare l’immigrazione clandestina»
«Il continente africano esprime grandi potenzialità per l’Europa e l’Italia. L’idea è quella di una collaborazione bilaterale forte tra il nostro Paese ed quelli africani, e molti hanno già offerto la loro disponibilità, - spiega il vice ministro Cirielli - nel partecipare ad un piano di sviluppo paritario, concordato, puntando sulle eccellenze italiane per esportare il modello italiano in Africa, stabilizzando il continente affinché si sviluppi economicamente».
«La strategia è quella di coinvolgere l’Unione europea ed il G7. Faremo in modo che al centro dell’agenda internazionale dei più potenti della terra ci sia l’Africa. L’Italia è la parte d’Europa più esposta e a sud ed il su dell’Italia è da sempre - continua - il ponte naturale verso l’Africa che dovremo trasformare in una grande opportunità per le nostre imprese.
«La Farnesina ha deciso di stanziare fondi aggiuntivi per consentire alle imprese italiane di investire e prosperare in Africa; punteremo molto sulla qualificazione del personale per creare sviluppo sia in Africa che per le nostre aziende. Il piano Mattei – conclude Cirielli – sarà un modo per contrastare l’immigrazione clandestina anche a tutela di chi scappando dalle guerre finisce nelle mani dei criminali che non fanno giungere a destinazione nemmeno il 30% delle persone che partono».