Si è insediato il Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, il primo della storia, e con esso tutto il carico di emergenze, questioni, problemi e anche virtù (poche ma buone) che d’ora in poi dovranno essere affrontare. Sia chiaro, non che finora il sindaco Stasi non abbia lavorato come un crumiro per aggredire alcune grandi questioni che riguardano la città (tutti sanno che è il primo ad entrare al mattino nei “municipi” e l’ultimo a chiudere la porta). Da oggi, però, con la forza di un’assemblea civica a supporto, ci sarà da lavorare e anche duramente su quelle che sono le grandi questioni aperte della Città e del territorio.

«Ci saranno provvedimenti da fare per i quali sarebbe legittimo farsi tremare i polsi». Sono le parole del primo cittadino, dette ieri sera ai margini di un partecipatissimo e corretto Consiglio comunale, uno di quelli che non se ne vedeva da tempo. Sono parole forti, sono parole che tracciano – almeno nelle premesse – quella che dovrà essere quella in molti definiscono la “rivoluzione Stasi”. Su quali siano, però, questi provvedimenti il sindaco non si sbottona e al momento non parla. Certo, il fatto che abbia tenuto per se deleghe importanti come l’ambiente, la sanità, la manutenzione e i servizi, la gestione della macchina comunale, le politiche energetiche e i trasporti, lascia presagire che Stasi ha sicuramente in mente un piano per mettere mano su questioni scottanti che non riguardano solo la vita ed il futuro di Corigliano-Rossano ma quella dell’intero territorio. Perché è qui che si gioca la partita più importante: quella dello sviluppo.

Il sindaco chiede il supporto di tutti 

E questo, il neo sindaco, incalzato anche dalle opposizioni in un clima sereno ma comunque pressante, lo ha scandito anche nel suo intervento: «Metteremo mano a tutto e chiederemo conforto e supporto ai comuni dell’intero comprensorio ionico e a tutti i componenti, nessuno escluso, del consiglio comunale di Corigliano-Rossano». Beh, le grandi problematiche che tengono il fiato sospeso e che sono nella mente dei cittadini sono le sorti della discarica di Bucita, da sempre un pallino di Stasi, le sorti del Porto e dell’ex centrale Enel, la questione della viabilità e della statale 106. E insieme a queste grandi questioni ci sono poi i “problemi” quotidiani come la carenza idrica, lo sfacelo delle strade e la mancanza di lavoro. Come e quando si risponderà a questi problemi è difficile saperlo però presto capiremo quale sarà la strada che Flavio Stasi, la sua squadra di governo e la maggioranza (magari anche con il supporto della minoranza) vorranno intraprendere per dare risposte. Che poi, alla fine, sono quelle che servono.

Dalla minoranza subito un Consiglio sulla SS106 

Su come vorrà muoversi il sindaco su una delle grandi questioni, quella della Statale 106, e qual è la posizione della coalizione civico-movimentista lo sapremo presto. Perché proprio stamattina il gruppo di minoranza “Lega-Graziano Sindaco-Coraggio di Cambiare” ha presentato una richiesta di convocazione di un’assemblea pubblica incentrata proprio sul punto, per discutere delle azioni da intraprendere per chiedere al Governo l’immediato avvio dei lavori del Terzo Megalotto “Sibari-Roseto”. Un’opera ritenuta «strategica per il futuro della nuova terza città della Calabria».

Marinella Grillo è il presidente del Consiglio comunale

Ma la seduta consiliare di ieri ha eletto anche le due figure più importanti dell’Assise: quella del presidente e del vice presidente del Consiglio comunale. Sullo scranno della presidenza siederà Marinella Grillo, al suo secondo mandato da rappresentante consiliare, e risultata candidata più eletta nel corso delle consultazioni del 26 maggio scorso, con 843 preferenze. La Grillo è stata eletta al secondo scrutinio a maggioranza assoluta, con sedici voti. Il suo vice, invece, sarà Mattia Salimbeni, il più giovane dei rappresentanti assembleari. A riguardo dall’opposizione, Gino Promenzio, nel corso della discussione propedeutica alla votazioni aveva rilevato come fosse stato opportuno, in un clima di coinvolgimento dell’intero consiglio comunale, assegnare alla minoranza la presidenza del consiglio. Proposta parzialmente accolta dalla maggioranza che, invece, ha “offerto” la vice presidenza. Fine dei giochi: entrambe le cariche sono andate in capo alla coalizione maggioritaria.

 

«La mia – ha detto Marinella Grillo nei momenti successivi alla sua elezione – sarà una presidenza attenta, scrupolosa, diligente a quelle che saranno le decisioni e le scelte del Consiglio comunale. Un’assemblea che sicuramente rispetterò nella sua interezza e nei singoli consiglieri, esaltando anche le loro funzioni istituzionali. Cercherò al meglio di essere un presidente super partes, imparziale, terzo rispetto a quella che è stata la mia esperienza politica che oggi mi vede eletta in questo consiglio comunale».